Spalletti questa mattina prima dell’allenamento ha chiamato a raccolta la squadra: il tecnico è rimasto soddisfatto della prestazione chiedendo massimo impegno per le ultime otto giornate di campionato. Nessuna distrazione, vietato staccare la spina, le insidie al secondo posto sono alla finestra: è stato questo il senso del discorso.
Intanto il dg Mauro Baldissoni è volato per un giorno a Londra per incontri inerenti allo sviluppo commerciale, ma non incontrerà Pallotta che è ritornato a Boston.
Già prima del fischio finale del derby l’ira dei social-tifosi è divampata in commenti al vetriolo che avevano come destinatario Spalletti: «Ma che ha portato alla Roma dato che avete tutti paura che vada via? La mentalità? Il gioco? Abbiamo fallito tutti gli obiettivi. È un allenatore che nelle partite decisive come quella contro la Juve mette Gerson e che sbaglia sempre formazione», è solo uno dei tanti post apparsi su Facebook. Un gioco al massacro che vede il tecnico accusato anche dell’atteggiamento tenuto negli ultimi mesi, quasi a voler preparare il terreno a un suo addio: «Non è col ricatto («Se vinco qualcosa rimango») che puoi dare certezze e stimoli ad una squadra», oppure «Ancora insiste, ma non doveva andar via? Prima fa i casini con tutti e poi…Vai vai e non tornare più». Lucio non è l’unico accusato, però, in tanti se la sono presa anche con la società colpevole di non avergli fornito una rosa adeguata a giocare in tre competizioni.