Fronde più o meno palesi, sfiducia nel tecnico e nei dirigenti, minacce, inimicizie, un’email segreta e poi esoneri, dimissioni, addii e veleni. Il tutto condito da affari, politica, ambiente malato in una città tentacolare. Sembra la trama di una serie tv da non perdere e invece è un anno di Roma ricostruito mettendo insieme tanti pezzi diversi da agosto a giugno (…)
A colpire nella ricostruzione dettagliata fornita da «La Repubblica», è la sensazione netta che intorno o all’interno della società qualcuno abbia interesse a informare per demolire: per strategia (che può portare vantaggi personali ma nessuno al club) o per vendetta. A Trigoria sono state fatte scelte sbagliate, ci sono stati dissidi, liti e fasi caotiche.
Ma non ci sono partite truccate o scandali da procura. Non è Suburra. A meno che non ci siano cose in più rispetto a quelle riportate. (…) Alla proprietà ora il compito di non sbagliare scelte di mercato e di organizzare al meglio la società. Magari facendo un po’ di pulizia, non solo nella squadra…
FONTE: La Gazzetta dello Sport