La vittoria del Belgio con la Bosnia arriva come l’acqua nel deserto per Gian Piero Ventura, ct della Nazionale, e la sfida di domani in Albania, a Scutari, può essere affrontata con meno tremolii sulle gambe. La partita ora conta per il ranking, argomento caro a Ventura. Quindi turnover sì, ma con la voglia di evitare brutte figure. Gli infortunati restano il problema principale e – per come ha spiegato il ct – la condizione fisica degli altri non è un granché. Quindi in Albania si cambia, ma con grande attenzione alle scelte che si faranno, con le inevitabili pressioni in funzione del risultato e quelle che possono arrivare dai club. Le scelte di Ventura devono andare verso una direzione (la vittoria), tenendo conto che la partita dove l’Italia si giocherà la strada di casa è tra un mese, e si chiama play off. In tutto questo c’è uno scenario da non ignorare: l’ottava giornata di campionato prevede due match clou, Roma-Napoli e Juventus-Lazio. Una ripresa del campionato molto calda, insomma: l’eco della polemica di Sarri sugli impegni delle Nazionali ancora è viva.
QUESTIONE DI RANKING – Ventura rischia di finire sotto processo anche dai club che vogliono salvaguardare i loro calciatori proprio in vista del campionato, che ora entra nel vivo. Esempio, cosa penserà il Napoli nel caso in cui Insigne fosse costretto a giocare anche domani contro l’Albania? Stesso discorso vale per la Roma in relazione al possibile impiego di El Shaarawy. Tra l’altro Stephan viene da un infortunio muscolare (non ha lesioni) ed è rimasto in ritiro con gli azzurri, a disposizione per domani. Diciamo che il rischio ricaduta andrebbe calcolato, ma Ventura non è tenuto a farlo. Sarebbe solo una questione di buon senso, ma è pur vero che il ct in questo momento, e ora come non mai, non può pensare alle esigenze dei club. Ha già abbastanza problemi da risolvere. Si allarga il problema anche sull’altra squadra romana, la Lazio, che deve giocare contro la Juventus. E qui siamo alla questione diffidati e più che l’Albania entra in ballo il playoff. L’Italia ha sotto squalifica Immobile e Parolo, attualmente indispensabili, viste le assenze di Verratti e De Rossi, più quella di Belotti. Ventura contro l’Albania non può permettersi di rischiare Ciro, anche perché una squalifica aprirebbe il problema punte nel play off, considerando – a suo dire – ormai certa l’assenza di Belotti (Cairo la pensa diversamente).
CONTESTATORI – Il Gallo per ora ha le stampelle e ieri si è presentato in ritiro nell’albergo a Torino per salutare i suoi compagni, che oggi partiranno per l’Albania e che in hotel hanno ricevuto la contestazione di qualche tifoso. Probabile che domani, là davanti vengano schierati Eder e Gabbiadini nel 4-2-4. Candreva si riprende il posto a destra, mentre a sinistra, uno tra Elsha e Insigne, con Sarri e DiFra a incrociare le dita. Per Parolo è un discorso diverso: a novembre lui avrebbe più alternative alle spalle e quindi, non essendoci ora ricambi affidabili (Cristante o Barella, ma sono un po’ troppo acerbi per il tipo di impegno) in azzurro, potrà giocare pure in Albania, sempre al fianco di Gagliardini. Dietro, Zappacosta sulla fascia destra, Bonucci e Chiellini al centro, Spinazzola a sinistra al posto di Darmian. Barzagli si è fatto male durante la partita con la Macedonia e poi sarebbe comunque penalizzato dal ritorno alla difesa a quattro.