Tra Nampula e Brescia passano 11 mila e rotti chilometri. Nella città del Mozambico (ex colonia portoghese) è nato Paulo Fonseca, nel comune lombardo Roberto De Zerbi. Sono rimasti in due a giocarsi la panchina della Roma dopo i no di Conte, Sarri, Gasperini, Allegri e Gattuso. La strada però sembra ormai portare dritta dritta a Zorro. Oggi la dirigenza giallorossa incontrerà in Portogallo gli agenti del tecnico dello Shakhtar e nelle prossime ore parlerà pure con lo stesso Fonseca dopo i contatti telefonici degli ultimi giorni.
L’ex Porto è eccitato all’idea di lavorare in Italia e ha detto sì a un triennale da 2,5 milioni a stagione. Porterà il suo 4-2-3-1 e la capacità di ottenere il massimo anche con squadre poco quotate (vedi Braga e Pacos de Ferreira). Questo ha convinto Pallotta ad accettare l’ennesimo consiglio di Baldini dopo aver seguito Totti nella pista (sfumata quasi definitivamente) che porta a Gattuso.
Ieri il portoghese ha aperto la porta alla Roma in un’intervista alla tv ucraina che sa molto di addio: “Il mio futuro? Tutti sanno che sono un allenatore ambizioso e che mi piacerebbe allenare un club europeo. Sono stati molto belli e pieni di soddisfazioni. Abbiamo vinto tanto e rispettato le attese dei tifosi: battere la Dinamo Kiev. Di sicuro posso dire che non andrò lì anche perché mia moglie si incazzerebbe. Bisogna trovare un mix di gioventù ed esperienza e fare le giuste scommesse”.
Una di queste potrebbe essere Ismaily (pupillo già al Braga), un’altra Andre Silva che il Milan potrebbe cedere in uno scambio di prestiti con Schick. Ha parlato anche il contendente De Zerbi, sondato nelle ultime ore in caso di ripensamento di (o su) Fonseca: “A Sassuolo sto benissimo. Nel giorno in cui ci sarà l’opportunità di andare via, dovrà essere per un altro posto in cui posso fare calcio a modo mio. Non sto cercando niente. Quello che leggo sui giornali è oltre la verità”. Oggi, infine, partirà la campagna abbonamenti con prezzi invariati rispetto alla scorsa stagione. Tra le novità: la app dedicata per gestire il proprio abbonamento digitale.
FONTE: Leggo – F. Balzani