La Liga accoglie la protesta dei tifosi e rinuncia al posticipo del lunedì sera. L’annuncio è arrivato direttamente dal presidente della Federcalcio spagnola (RFEF): “Non ci sarà più il calcio di lunedì – ha scritto Luis Rubiales, numero 1 della Federazione, su Twitter – e dalla prossima stagione si giocherà di sabato e domenica: vedremo cosa accadrà con il venerdì, se si arriverà a un accordo positivo per tutti”. Un bel passo verso i tifosi, anche a costo di sacrificare qualche milione di euro: “Il business è importante ma i tifosi lo sono ancora di più”, ha aggiunto Rubiales.
IL CASO – I sostenitori di alcune squadre spagnole si erano schierati apertamente contro il match del lunedì sera, disputato spesso da formazioni medio-piccole per tutelare i club impegnati in Champions League. I gruppi di tifosi di Girona, Levante, Leganés e Rayo Vallecano avevano già annunciato l’intenzione di lasciare gli spalti vuoti nel prossimo fine settimana, anche se solo per i primi cinque minuti di gara. Una protesta a cui avevano aderito anche i tifosi dell’Alaves, che nella sfida contro il Levante dell’11 febbraio avevano addirittura fatto entrare nello stadio una finta bara, ritenendo le gare di lunedì “la morte del calcio”. L’esempio spagnolo, a partire dal 2021, sarà seguito anche dalla Bundesliga.