Un compleanno in clinica non è augurabile a nessuno, a meno che non sei un calciatore e, nel giorno dei tuoi 20 anni, vai a fare le visite mediche per un nuovo club. Tant’è per Cengiz Under, turco con due piedi che hanno fatto impazzire gli avversari della Super Lig, un paio di club inglesi (i due di Manchester) e più di un direttore sportivo in giro per l’Europa. Monchi incluso, che su questo ragazzo con la faccia paffutella e doti tecniche fuori dal comune ha deciso di mettere sul piatto 13 milioni. Affare fatto, il nostro non è neppure sceso in campo ieri nell’amichevole che il suo (ex) Istanbul Basaksehir ha disputato con gli sloveni dell’Nk Triglav.
PREDESTINATO – Ovvio che sia così. Under è un calciatore della Roma, lo è virtualmente da martedì sera e ufficialmente lo sarà domani, quando appunto svolgerà a Roma le visite di rito, prima della firma sul contratto. Per dipingerlo basterebbe un episodio da predestinato, gol alla prima da titolare con la nazionale maggiore e nuovo sigillo lo scorso 11 giugno, nel match di qualificazione per il Mondiale 2018 con il Kosovo. Rete di testa, lui che è alto 173 cm e certo non può avere nel gioco aereo il punto forte. Esterno offensivo che può giocare su entrambe le fasce, il sinistro come piede preferito (ma col destro si difende eccome), è stata l’assoluta rivelazione dell’ultimo campionato turco, che ha visto l’Istanbul Basaksehir chiudere al secondo posto. Under, negli ultimi 12 mesi, ha di fatto modificato una regola non scritta dei club turchi, poco avvezzi alla cura dei giovani. Di solito, da quelle parti, i ragazzi preferiscono pescarli nei settori giovanili dei club tedeschi. L’Altinordu, precedente club di Under, è l’eccezione: cura in casa i giovani, poi li rivende. L’Istanbul Basaksehir ci ha creduto, investendo 700 mila euro e ricavandone oggi quasi 20 volte tanto.
OSSERVATO – Di Under il c.t. Fatih Terim dice: «Negli ultimi mesi lui ha accelerato, quello che non è riuscito a Emre Mor». Quest’ultimo è il talento che il Borussia Dortmund un anno fa prelevò dal Nordsjaelland: esperimento non riuscito e cessione in vista. Un monito, come per dire: è bene andarci piano con Under. Non fosse altro che per i precedenti poco felici dei suoi connazionali nella Roma: Salih Uçan (che peraltro ha il suo stesso agente) è tornato in patria dopo due anni di nulla, nel 1999 uno sconosciuto Nesat Gulunoglu fu messo fuori rosa e allontanato dopo sei mesi da Fabio Capello senza riuscire mai a esordire. Under arriva con altre premesse. Il City di Guardiola aveva fatto un’offerta per lui nei giorni scorsi. E nel match col Kosovo, in tribuna a vedere il ragazzo c’erano gli osservatori dello United. Domani invece un aereo lo porterà a Roma. «Ha un fisico da 19 anni e un cervello da 30», ha detto di lui il suo (ex, anche qui) allenatore Abdullah Avci. Di Fra ringrazia e verificherà in Usa.