“Ho ricevuto un’offerta dal Manchester City, ma non ero d’accordo. C’era il progetto della Roma e l’atteggiamento del club e dell’allenatore è stato importante per me. Poi, con la vendita di Salah, la squadra è diventata più adatta alle mie caratteristiche. E Monchi dice che posso diventare importante per il futuro di questa squadra”.
Monchi e Di Francesco? “Monchi è un nome molto importante e ha sempre avuto molta fiducia in me. Lo sento, lo avverto. Lui dice che posso diventare un calciatore importante per il futuro della Roma. Per quanto riguarda Di Francesco è un ottimo allenatore, che dà tanta importanza alla disciplina e al lavoro tattico. Dà a tutti i giocatori una possibilità, si fida di loro e li ruota di continuo. Vuole sempre il massimo in allenamento e abbiamo un buon rapporto”.
Adattamento? “Il problema più grande è stata la lingua, adesso le cose vanno meglio e sono più socievole. Non ho visitato molto Roma per via del traffico e degli allenamenti, ma mi piace molto piazza di Spagna”.
Totti e Dzeko? “Edin è un grande marcatore, parliamo spesso prima delle partite e mi dice cosa fare quando arriva la palla. Così posso immaginare cosa succederà e la nostra intesa migliora. Per quanto riguarda Francesco, un giorno sono uscito dalla doccia, dopo un allenamento, e Monchi mi ha detto che dovevo incontrare una persona. Sono andato ed era Totti, ero molto emozionato. Mi sento però sfortunato a non aver giocato con lui”.
Messi? “Sono cresciuto guardando i suoi video. Rispetto Ronaldo, ma Messi è il migliore al mondo. Poi, mi piace molto David Silva”.
Il tuo 11 ideale? “Alisson in porta, difesa con Dani Alves, Ramos, Thiago Silva e Marcelo, poi Modric, Silva, De Bruyne, Salah, Messi e Ronaldo”.