Il terzino olandese ha parlato di questo suo inizio di stagione.
Come stai? Hai messo alle spalle l’infortunio? “Mi sento bene, ho avuto solamente questo piccolo contrattempo, un piccolo dolorino ma sto continuando a lavorare bene per essere in forma in questa stagione. L’obiettivo di un allenatore è sempre quello di avere il meglio dalla squadra ed è quello che fa mister Di Francesco e ce lo dimostra ogni giorno facendoci vedere quello che vuole da noi. Stiamo crescendo come squadra, non a caso qui negli Usa stiamo affrontando grandi avversari come il Barcellona dove siamo riusciti a ribaltare la partita”.
Il prossimo anno si parte comunque da una base solida… “L’anno scorso la squadra ha fatto molto bene, qualificandosi in Champions League e arrivando in semifinale, esprimendo un buon gioco. Quest’anno l’obiettivo è quello di ripetersi, è quello che vuole mister. Purtroppo il primo anno ho potuto assistere alla stagione della Roma solo da bordo campo, ma ho potuto vedere cosa vuole il mister, perciò posso essere considerato un nuovo giocatore”.
Come è andato il primo anno di ambientamento? “Non è stato facile soprattutto quando lasci il tuo paese così giovane, devi impaperare una nuova lingua, ti devi abituare a un nuovo clima. Il primo anno di ambientamento è andato bene, ma purtroppo sono rimasto fermo e adesso voglio dimostrare tutta la voglia che ho”.
Quanto è stato importante per te Strootman? “Kevin è stato molto importante per me perché parla bene l’italiano. Sto cercando di fare lo stesso con Kluivert, anche se non parlo ancora l’italiano, e tra l’alto è il mio compagno di stanza. In squadra ci aiutiamo tutti a prescindere dalla nazionalità”.
Abbiamo visto che sei stato a colloquio con Monchi, cosa ti ha detto? “Niente di particolare. Mi ha chiesto come andava, come mi sentivo. E’ normale dopo l’investimento che hanno fatto su di me. Adesso voglio lavorare per i tifosi, per la squadra, per il mister e voglio ricambiare la fiducia riposta in me. Non vedo l’ora che inizi il campionato e tornare in campo perché rimanere fermi per un anno è stato veramente molto duro. Quando ho il pallone tra i piedi ritorno indietro nel tempo quando ero bambino e calciavo a pallone. Sono positivi questi doppi allenamenti che potranno risultare utili per l’inizio di stagione”.
La tournée americana com’è andata? “Qui tutto bene, sia a livello di squadra che personalmente. Ho superato questo problema muscolare, in questo senso vengono bene i doppi allenamenti per accumulare del lavoro che ci tornerà utile per il resto della stagione”.