Rispetto all’anno scorso, nota differenze nel lavoro del mister?
“Sì, quest’anno sappiamo quali sono le cose che vuole fare. Le cose ci riescono più facili, gli allenamenti sono più divertenti. Stiamo lavorando meglio”.
Tra i nuovi conosceva già Marcano. Quanto è importante la sua presenza, la presenza di giocatori esperti come lei, per l’inserimento di tutti questi giocatori nuovi? “Ho giocato con lui per 6 mesi all’Olympiakos, cerco di aiutarlo per farlo entrare nel gruppo il più velocemente possibile. Lui è un ragazzo esperto, lo farà facilmente”.
Domani si gioca col Barcellona e la mente torna a quel gol dei quarti di finale. Ripensando a quei momenti, cosa si ricorda? “È stato il momento più felice della mia carriera. Abbiamo fatto un miracolo battendo il Barcellona per 3 a 0. Spero che domani riusciremo a fare una bella prestazione. Quello che conta è vedere se abbiamo imparato le cose che stiamo facendo in allenamento. Sarà un bell’allenamento anche domani”.
Cosa c’è da migliorare rispetto alla partita col Tottenham? “Col Tottenham abbiamo fatto delle belle cose, ma anche brutte. Abbiamo preso 4 gol su 5 tiri, dobbiamo migliorare su questo, non dobbiamo prendere gol. L’anno scorso abbiamo fatto benissimo. E vediamo di fare meglio anche in attacco”.
Avrà seguito il caso Malcom. Questa squadra ha bisogno di un centrocampista centrale o di un attaccante destro? Quali sono le priorità secondo lei? “Io non ho priorità per dire chi dobbiamo prendere o comprare, di questo si occupano il direttore e l’allenatore. Il caso Malcom? Ha deciso così, se non vuole venire a Roma è meglio che vada al Barcellona. Può continuare là”.
Lo saluterà domani sera? “No, non lo conoscevo prima, neanche il suo nome. Non c’è motivo per salutarlo”.