Il direttore sportivo della Roma Monchi sta parlando in questo momento rilasciando queste dichiarazioni:
“Quello che è successo con Malcom è facile da spiegare e complicato da capire. E’ un giocatore che ci piace tanto ed è il profilo che stavamo cercando. Abbiamo cominciato una trattativa con il Bordeaux e con il procuratore circa una settimana fa. Dopo qualche giorno di intenso lavoro abbiamo trovato un accordo, ieri alle 5, sia con il calciatore che con il Bordeaux. Era una trattativa chiusa.. L’accordo era stato trovato con il procuratore e con il Bordeaux. I francesi avevano dato l’autorizzazione al giocatore di partire, doveva arrivare alle 11. Eravamo tranquilli e convinti“.
La Roma aveva confermato che la travatura era in dirittura. Procedura insolita, come mai? “Trenta minuti dopo l’accordo con il Bordeaux mi ha chiamato il loro presidente dicendomi che per loro era meglio fare un comunicato ufficiale parlando dell’accordo. Per noi era meglio di no perché siamo quotati in borsa ma loro hanno insistito e l’hanno fatto. Anche noi allora ci siamo visti costretti a farlo. Un’ora dopo il comunicato hanno cominciato a girare voci che parlavano di un interesse del Barcellona. Io sapevo che c’erano tante squadre interessate a Malcom, tra cui il Barcellona ma proprio per questo avevamo trovato un accordo il prima possibile. La mia sorpresa è quando mi ha chiamato uno dei procuratori dicendomi che il Bordeaux aveva bloccato il viaggio a Roma. A quel punto ho chiamato il presidente del Bordeaux e mi ha detto che era arrivata un’offerta del Barcellona più importante e che dovevamo almeno pareggiare quell’offerta. Io gli ho ripetuto che avevamo un accordo ma lui mi ha detto che non avevamo firmato niente. Io ho chiamato Pallotta e mi ha detto che potevamo fare un’offerta più alta, contro la mia opinione. Ho chiama il presidente e gli ho detto che potevamo fare un’offerta migliore. Il presidente ha detto che aveva bisogno dei documenti firmati con la nuova offerta e, quando gliel’ho inviata, ha detto che il giorno dopo sarebbe arrivato. alle 11 il procuratore mi ha detto che aveva un’incontro per sistemare tutto ma dopo mezzogiorno mi hanno detto che dovevamo fare un’altra offerta perché il Barcellona stava spingendo. Io allora ho detto basta perché non volevo entrare in un’asta. Ieri l’abbiamo fatta per desiderio del nostro presidente ma non possiamo andare oltre. Ora stiamo valutando se fare causa legale. Non abbiamo documenti firmati, è vero, ma abbiamo tanti contatti con il procuratore e il presidente che meritano una valutazione”.
Un messaggio ai tifosi?
“Mi dispiace per quello che è successo ma la società ha fatto tutto il possibile. Insisto nel dire che il presidente Pallotta ha voluto alzare al massimo l’offerta ma quando si è scatenata l’asta siamo usciti. Chi vuole venire alla Roma bene, chi non vuole venire bene ugualmente. Troveremo un giocatore più forte di Malcom”.
Olsen cosa aggiunge alla Roma? “Olsen è un portiere con esperienza internazionale, ha giocato tante partite di Champions. è un portiere sobrio con la personalità sufficiente per capire che dobbiamo sostituire Alisson”.
I portiere sono stati rinnovati completamente… “Si li abbiamo rinnovati tutti. Lavoreranno con il nostro preparatore Savorani in cui abbiamo una grande fiducia. La scelta di ognuno è stata della direzione sportiva”.
Cosa si aspetta di vedere nella tournée americana? “Che il lavoro che si sta facendo in allenamento esca in queste partite, come quella contro il Tottenham. I nuovi giocatori devono adattarsi più velocemente possibile”.