Ormai quel sinistro non punge più soltanto alla playstation. «Impressionante», l’ha definito Di Francesco per la qualità delle giocate mostrate in settimana. Cengiz Ünder ha vinto la timidezza, la diffidenza, la solitudine e dopo il gol segnato al quarantatreesimo secondo di Verona-Roma promette altre magie contro il Benevento. Stasera giocherà la quarta partita di fila da titolare e cercherà di rispettare le aspettative del pubblico, a cui dal vivo non ha ancora regalato sogni.
RISCALDAMENTO – Negli allenamenti ha preso la porta e impallinato i compagni portieri da tutte le posizioni. «Dalla pausa invernale è tornato un altro Cengiz» raccontava il ragazzo la settimana scorsa. E forse ha ragione: imparati i fondamenti linguistici, compresi i concetti essenziali del gioco di Di Francesco, ha cancellato lo scetticismo generale e, d’improvviso, giustificato l’investimento importante varato l’estate scorsa da Monchi.
COLONNA – Anche il ct della Turchia, Mircea Lucescu, l’ha promosso nell’intervista di qualche giorno fa pubblicata da questo giornale: «Sarà un pilastro della mia nazionale. Ha avuto coraggio nel lasciare così giovane il suo Paese ma scegliendo un campionato tattico come quello italiano potrà solo migliorare. Sono stato io a convincerlo a non andare via dalla Roma, neppure in prestito, perché con Di Francesco avrebbe prima o dopo trovato spazio». Lucescu sarà all’Olimpico il 13 marzo, quando la Roma affronterà il “suo” Shakhtar Donetsk nel ritorno degli ottavi di Champions. Sarà l’occasione, forse, per vederlo debuttare nell’Europa dei grandi.
CRESCITA – Intanto, Cengiz, Gengo come ormai viene affettuosamente chiamato da tutti a Trigoria, si gode il momento da protagonista: dalla splendida serata estiva di New York, in cui aveva bagnato l’esordio nella Roma con un gol, alla rete ufficiale con il Verona, c’è stato un lungo periodo nel quale Ünder si sentiva a disagio nella nuova realtà. Tutto passato, grazie all’interprete Paco che lo ha facilitato nell’inserimento e alla famiglia che spesso lo raggiunge nell’appartamento dell’Eur.
RETROSCENA – Una curiosità: nella settimana che ha preceduto l’exploit del Bentegodi, Monchi gli aveva parlato, facendogli i complimenti per le partite precedenti nelle quali aveva provocato un rigore e si era mosso bene. Sapeva, in cuor suo, che piano piano Cengiz sarebbe diventato una risorsa preziosa per la Roma: si attendono conferme.