Come si spiega questo atteggiamento così remissivo?
“Siamo partiti benino come palleggio e voglia di fare la partita, però ogni partenza ci mettevano in difficoltà. La cosa che mi è piaciuta meno è la fase difensiva della squadra, non abbiamo avuto veemenza e determinazione nell’andare a difendere su certi palloni. Questo mi porterà a fare tante valutazioni in base alle caratteristiche di determinati giocatori”.
E’ il momento più brutto alla Roma? “Da calciatore ci sono stati momenti anche più difficili e particolari, mi piace pensare alla situazione attuale e venirne fuori prima possibile”.
Si è fatto un’idea sul perché la squadra non la segue? “La tua domanda non mi è piaciuta, tu non puoi determinare se la squadra mi segue o meno, quindi non ti rispondo”.
Al di là della prestazione, ci si dovrebbe compattare anche in campo… “Sicuramente non deve succedere ma può accadere, dobbiamo essere bravi a evitare questo perché le sconfitte non sono di uno ma di tutti e in questo momento siamo tutti responsabili, dobbiamo cominciare a guardarci ancora meglio dentro tutti quanti”.