Mercoledì ha ammirato l’ennesima bella prestazione dei suoi ex compagni e domani contro l’Udinese potrebbe partire titolare per la quinta volta in sei partite. Justin Kluivert, da quando a Roma è sbarcato Ranieri, ha ritrovato il sorriso dopo mesi di prestazioni grigie, panchine e malumori. Il figlio di Patrick era una delle stelle di quell’Ajax che oggi stupisce in Europa grazie alle giocate di van de Beek (piace a Trigoria) e de Jong.
«Questa mattina gli ho detto: Considerando che eri titolare in quella squadra lì, abbiamo comprato te o tuo fratello?», ha scherzato ieri in conferenza Ranieri. Solo una battuta per stimolarlo. La stima per Kluivert, infatti, è sempre stata alta. Un amore condiviso con Mourinho che dopo la finale di Europa League corteggiò proprio Kluivert: «Ti voglio!», gli urlò. Poi finì alla Roma e l’esordio (assist a Dzeko col Torino) sembrò l’inizio di una bella storia. E invece dopo qualche settimana l’ingranaggio si inceppò. Sta provando a riaccenderlo Ranieri che lo sottopone a supplementi tattici durante gli allenamenti.
L’olandese si è riavvicinato alla squadra, lasciando da parte lo staff privato. Gli effetti si vedono: decisivo con la Fiorentina grazie a due assist e utile alla manovra con la Samp. «Justin ha qualità, farà bene, ma non è facile uscire da un progetto dove era tutto schematizzato come l’Ajax per ritrovarsi in uno schema nuovo. Da lui mi attendo molto. Come da El Shaarawy. La Roma ha tanti ottimi giovani, ma vanno aspettati», ha ribadito Ranieri.
I due si giocano un posto da titolare con l’Udinese, una gara dalla quale passano le speranze Champions della Roma. «Ma non sarà facile – avvisa Ranieri – perché è la squadra più difficile che ci potesse capitare in questo momento. Si chiudono bene e sanno ripartire. Ci dovrà aiutare anche il pubblico. Siamo lì, vogliamo andare in Champions. È presto per dire se siamo guariti».
Non lo è di certo Dzeko a digiuno di gol in casa da un anno: «Le sue reti ci mancano molto, ma sono convinto che arriveranno. L’impegno non manca mai. Farò giocare solo uno tra lui e Schick». Chiusura su Totti: «Va aspettato, ma sono certo che sia la persona giusta per far rinascere la Roma». Messaggio spedito a Pallotta che però sembra volersi affidare di nuovo a Baldini (la scelta di Campos lo dimostra).
FONTE: Leggo – F. Balzani