(…) Vucinic, che cosa vuol dire giocare un derby a Roma? «Dall’esterno può sembrare soltanto una partita importante, in realtà a Roma un derby si sente molto di più rispetto ad altre parti. È una sfida particolarissima, con sfottò tra romanisti e laziali che vanno avanti per mesi. E anche tra giocatori: i calciatori della Roma i giorni prima e dopo il derby non sono amici dei laziali».
Totti e De Rossi sicuramente lo sentivano più di tutti: che cosa le dicevano? «Loro sono romani e hanno la Roma nel sangue, bastava vederli per capire che lo sentivano in maniera diversa rispetto a noi. Sicuramente erano più coinvolti. Ci caricavano a mille quando eravamo nello spogliatoio prima della partita in attesa di scendere in campo».
Qual è, dei dieci derby che ha giocato, quello al quale è più legato? «I più belli sono quelli vinti, ovvio. Il migliore è stato senza dubbio quello vinto 2-1 con una mia doppietta nell’aprile 2010».
Come finirà? «Dico 2-0 per la Roma. Segnano due tra Dzeko, Kolarov e De Rossi».
Vedrà la partita? «Certo, tifando Roma. Pronto a mandare qualche sfottò agli amici laziali. Li chiamo: io parlo, loro stanno zitti. E alla fine attaccano sempre». (…)