“Zaniolo? Bravo, bravissimo. Ma il suo è un percorso ‘fortunato'”. Così Cristiana Capotondi, ospite della trasmissione mattutina in onda sui 104.2 di Rete Sport e condotta da Francesca Ferrazza e Chiara Zucchelli. La vicepresidente della Lega Pro torna a parlare – da simpatizzante romanista – dei giovani e del loro impiego, dell’esplosione di Zaniolo, del progetto delle seconde squadre, della crescita del movimento femminile e del tema razzismo nel calcio. “Le seconde squadre nascono proprio per far giocare giovani ragazzi italiani, utili poi alle squadre maggiori e alla Nazionale, ma il percorso non sta portando agli obiettivi auspicati. Il razzismo? Bisogna dare il buon esempio, lo devono fare in primis i protagonisti. Il calcio può educare. E guardate la crescita del movimento femminile: le giocatrici sono straordinarie per determinazione e sacrificio”.
ZANIOLO E I GIOVANI – “Zaniolo è un ragazzo molto molto giovane e dal mio punto di vista la sua preparazione, che passa dalla Fiorentina all’Entella, è un percorso straordinario e abbastanza fortunato. Il caso particolare credo che lo veda assolutamente in un’ottima condizione. Questi ragazzi hanno tutto il diritto di fare un percorso anche di ‘sofferenza’, di sacrificio, per formarsi caratterialmente. Il dubbio se affidarli alle mani di un tecnico che li utilizzi in Serie A e li faccia allenare con calciatori già formati oppure se farli scendere di categoria per trovare continuità è un problema annoso. Dipende senz’altro dal formatore che li ha tra le mani, bisogna solo capire se è un formatore cosciente di tutto questo. E bisogna lasciare la possibilità a queste persone di poter fare il proprio lavoro con serenità, e da questo punto di vista credo che l’ambiente romanista sia molto complesso”.