Contatto. Aggiungendo una erre, si arriva al punto: contratto. Del giocatore che in questo momento è lo spiraglio di luce che si vede in fondo al tunnel in cui si è infilata la Roma, cioè Nicolò Zaniolo. Il ragazzo che è stato capace di accendere la fantasia della Roma e della sua gente. Il problema è che a vederlo giocare, i gol e le giocate in campionato, soprattutto la doppietta in Champions League al Porto, si è accesa pure la fantasia di altri. In Italia e in Europa. E questi altri hanno nomi che possono destabilizzare, roba tipo Juventus e Real Madrid.
E allora è vero che il ragazzo ha ancora quattro anni di contratto con la società giallorossa, ma è altrettanto vero che il suo ingaggio è quello di un bravo Primavera quando, invece, il figlio di Igor e Francesca sta per debuttare con la maglia azzurra dei grandi. C’è bisogno di intervenire su quel contratto da 270.000 euro netti più bonus. La Roma lo sa, consapevole che, in un momento come questo, ci sia la necessità di garantire almeno una certezza. Appunto, Zaniolo.
Il contatto Con l’addio del senor Monchi tornato al calduccio della sua Siviglia, i primi approcci tra Roma e procuratore del giocatore, Claudio Vigorelli, di fatto sono stati azzerati. Ovvero bisogna ricominciare da capo. Per cercare di arrivare a quella fumata bianca per un nuovo contratto che preveda uno stipendio adeguato e, pure, il prolungamento per un’altra stagione (l’attuale scadenza è 2023). Tocca quindi a Ricky Massara affrontare il problema, quel Ricky Massara che, almeno fino a prova contraria, è il nuovo direttore sportivo giallorosso sperando che lo sia con poteri assoluti, senza dover convivere con ombre inquietanti e ingombranti.
Il ds giallorosso un passo lo ha già fatto nei giorni scorsi, con un primo contatto con il procuratore del giocatore. Una telefonata doverosa in cui le parti hanno ribadito le rispettive posizioni. Ovvero la Roma, come dice sia ufficialmente che ufficiosamente, non vuole assolutamente perdere Zaniolo considerandolo il giocatore intorno al quale ricostruire la squadra. E il giocatore, un ragazzo che ha il valore della riconoscenza, non vuole andare via, riconoscendo alla Roma la grande opportunità che gli ha concesso e che lui è stato bravissimo a sfruttare. Ma è fin troppo chiaro che c’è bisogno di rivedere i termini contrattuali. Tra le parti c’è grande cordialità e ci si è dati appuntamento al dopo nazionali per vedersi, mettersi seduti intorno a un tavolo e cominciare a fare delle cifre. (…)
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