In futuro sarà Dzeko e Schick coppia di fatto nel 4-4-2 caro a Ranieri, ma modulo ed esperimento di convivenza saranno posticipati di una giornata vista la squalifica che costringerà il bosniaco in tribuna stasera: «Per me devono giocare insieme. Patrik ad Oporto è entrato in campo con rabbia e, se si sblocca, farà innamorare i tifosi». Oggi il ceco avrà la scena tutta per sé, si dovrebbe infatti partire con il 4-2-3-1 che i giallorossi conoscono meglio, e molto dipende dalla scelta di non rischiare Zaniolo.
Convocato dopo la rifinitura in gruppo, andrà in panchina per salvaguardare il polpaccio affaticato. Sulla trequarti spazio, quindi, a Kluivert, Perotti ed El Shaarawy, Cristante-Nzonzi alle loro spalle. Florenzi dovrebbe fare il terzino, ma rimane tra i candidati per la corsia destra d’attacco. Per il resto la difesa è obbligata, Santon a sinistra e i superstiti Jesus e Marcano in mezzo, in panchina il solo centrale di riserva Cargnelutti, classe ’99, e l’esterno 2001 Semeraro, alla prima chiamata tra i grandi come il centrocampista Pezzella, mentre i Primavera Riccardi e Celar non sono una novità.