SPORTITALIA È stata una partita complicata?
“Ce l’aspettavamo. Sappiamo tutto di loro perché li abbiamo affrontati altre 3 volte in stagione, ma anche così diventano imprevedibili, hanno grandi palleggiatori e sono una squadra forte”.
La grande partita di Ndiaye? Volevo che mantenesse la posizione e che guidasse il reparto. È un giocatore molto forte, che ha tenuto a bada uno dei migliori giocatori del campionato Primavera. Sono molto contento di lui
Pinto oggi era in tribuna, le fa piacere la presenza della società? “Assolutamente. Per tutti noi la presenza del gm certifica quanto la società creda in quello che fa. Hanno voglia di arrivare in fondo e la loro richiesta è di fare risultati”.
I giocatori dicono che devono vincere per lei… “Mi commuove e mi colpisce perché non lo sapevo. Per loro è importante arrivare in fondo perché fare una bella prestazione anche in finale sarebbe bello per la loro carriera”.
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Dopo un campionato incredibile, la Roma conquista la finale. La squadra è sembrata molto matura: è soddisfatto del rendimento dei ragazzi durante la partita?
“La disamina è giusta, la squadra è matura, altrimenti non riesci a vincere contro una squadra del genere. La Juventus è forte, ha tanto talento, ha molti palleggiatori, è una squadra arrivata in semifinale di Youth League, e questo la dice lunga. Soprattutto il suo organico è di qualità e fa la differenza.I cinque cambi sono determinanti, oggi i nostri cinque cambi hanno comportato la vittoria. Abbiamo quindi ancora più soddisfazione per avere battuto una squadra così forte”.
La Roma ha segnato con dei giocatori che non sono abituati a fare gol, segno che la squadra voleva fortemente la vittoria. “Nel primo tempo la rete di Tripi ci ha riportato sulla terra, perché eravamo fuori fase e loro riuscivano a eludere la nostra pressione, perché palleggiavano molto bene. Onestamente, soprattutto nella prima parte del primo tempo, questa ‘inattività’ che ti dovrebbe portare freschezza, e che probabilmente l’ha portata verso la fine della partita, ha creato inizialmente una mancanza di ritmo.Quanto a loro, è vero che avevano giocato, ma la stanchezza l’hanno avvertita verso la fine. Erano più rodati. Abbiamo fatto un po’ troppa fatica, perché comunque sappiamo quanto siano forti”.
Cosa serve per vincere lo Scudetto? “Una squadra forte. Quella che abbiamo noi. Ma ci serve anche la maturità: gioire per la vittoria, ma poi mettersi sotto, confrontarsi e prepararsi bene, perché avremo di fronte o il Cagliari o l’Inter. E chiunque ci capiterà, sarà un brutto cliente. Ci vorrà la migliore Roma. Forse, anche migliore di quella vista oggi”.
FONTE: Roma TV
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