Il DS del Cagliari ha parlato della gara contro la Roma.
Come avete reagito alla gara contro la Sampdoria? “Dopo la partita con la Sampdoria eravamo tutti scioccati. Ci siamo trovati lunedì col Presidente e abbiamo fatto tante valutazioni, ma a tre giornate dalla fine era giusto che il mister, i ragazzi ed io ci prendessimo le nostre responsabilità e andassimo a giocarci queste partite senza alibi”.
Cercate un nuovo allenatore? “La Società non ha parlato con nessun altro allenatore, chiunque sostenga il contrario lo dimostri. Il nostro destino è nelle nostre mani. Credo che ora questa squadra abbia problemi di tenuta psicologica. Non è questione di giocare bene o male, ora siamo fragili, a Genova sono stati commessi errori troppo gravi per essere considerati tecnici. I ragazzi ci sono dentro, lo sanno; ci considerano la squadra con maggior rischio di retrocedere, devono avere l’orgoglio per far sì che questo non succeda. Sotto l’aspetto morale è un gruppo di ragazzi straordinari, ma non basta. L’obiettivo è quello di fare tre grandi partite e riconquistare l’affetto della gente. Contro la Roma dovranno andare in campo undici pazzi convinti di fare qualcosa di straordinario, il nostro compito è portare la squadra a questo livello. Dobbiamo fare un’impresa, esserne convinti“