Gigi Delneri, come di consueto, è intervenuto in conferenza stampa per analizzare la prossima partita contro la Roma di Luciano Spalletti. Ecco le sue parole.
Cambia qualcosa senza Widmer? “Niente. C’è Faraoni. Un terzino fluidificante per un terzino fluidificante. Dopo quello che Davide ha fatto a Genova, per me non c’erano dubbi su questo. Mi pare una soluzione più che logica”.
Conosciamo la qualità della Roma. Come si marca Nainggolan? “Lo seguirà chi sarà sulla traiettoria e i difensori quando si avvicinerà all’area. Abbiamo schermato bene i trequartisti della Sampdoria a Genoa; abbiamo schermato benissimo Banega domenica e proveremo a farlo anche domani. Abbiamo la nostra struttura e non dobbiamo adattarci agli avversari, ma solo esaltare le nostre caratteristiche. Dovremo essere forti delle nostre certezze, al di là del verdetto del campo”.
Gli errori arbitrali contro hanno lasciato strascichi? “Cominciamo a non farli noi gli errori. L’arbitro poi può far bene o male, ma io credo che la classe arbitrale vada in ogni caso rispettata e lasciata in pace”.
Come si protrae il bel primo tempo visto domenica per 90 minuti? “Le squadre come la nostra contro le grandi squadre devono sempre tenere un’alta intensità, perché altrimenti non fai partita. Noi cerchiamo sempre di dare in campo tutto quello che abbiamo. Dovremmo cercare di spendere meglio le energie, evitando gli sprechi inutili, ed essendo accorti il giusto, meglio di come abbiamo fatto con l’Inter. La Roma ha vinto 4 partite fuori casa; paradossalmente ora è molto più coperta di prima, più energica, però come tutte le squadre hanno le loro pecche e sarebbe uno spreco non provare a giocarci la partita, che sarà complicata contro una squadra attrezzata per grandi traguardi, anche al netto delle assenze che hanno. Basti vedere le qualità dei sostituti, e cito El Shaarawy, Paredes, Manolas. Chi mi ha sorpreso nella Roma? Dzeko, per come era stato bistrattato prima. Ha una struttura incredibile. Spalletti gli ha proposto determinate cose e lui le sta sfruttando per una crescita importante. Le sue caratteristiche sono molto importanti per la Roma. E’ un giocatore completo, che secondo me riveste un’importanza vitale per i giallorossi. Icardi l’abbiamo retto molto bene, così come Pavoletti, Quagliarella, Muriel. Abbiamo dimostrato di poter arginare attaccanti simili, ma bisogno sempre essere attenti nel lavoro intenso e nelle uscite, oltre che negli aiuti di reparto”.
Che ne pensa dell’acquisto di Lasagna? “Abbiamo altri 5 mesi per valutare il suo impatto sulla squadra. E’ un ragazzo che ha grande profondità; ha fatto gavetta importante, lavorando sodo per emergere e questo non guasta. Ha delle caratteristiche che si abbinano anche a un altro compagno di reparto per il futuro. Siamo contenti del suo arrivo. A me piace personalmente e credo che l’Udinese ha fatto un acquisto importante”.
Per lei questa sfida ha un sapore speciale? “Ho girato molte squadre vista la mia età, anche se sono giovane di spirito ed entusiasmo, quindi per me molte sarebbero sfide speciali. Roma è stata una tappa importante, che anche nelle sue negatività mi ha lasciato delle cose molto importanti”.
Gioca Kums o Hallfredsson? “Kums ha fatto una grande partita contro l’Inter, poi possono giocare entrambi. Vogliamo però insistere sulle cose che stiamo facendo per solidificare le nostre certezze. Combattere contro le grandi e a fine gara incavolarsi per aver perso non è una cosa che ci interessa”.
Le fa piacere il buon momento dei tanti giovani bianconeri? “Penso che questa sia sempre stata la filosofia dell’Udinese. La gioventù è una cosa comunque buona. Alla mia epoca un giocatore vedeva il campo sempre oltre i 20. Ora se vediamo il calcio estero, questo dato si è evoluto molto, e noi proviamo a farlo anche in Italia. Perchè la gioventù abbinata a qualche elemento di esperienza, che fa da chioccia, sia il mix vincente per un rendimento importante”.
Un giudizio su Spalletti… “Luciano è arrivato un poco prima di me in A, ma lo conosco da tanto tempo. Siamo cresciuti di pari passo. Lo stimo tanto. Abbiamo la stessa trafila o gavetta, anche se la mia forse è stata un pochino più lunga. Sono contento per me, per lui e per gli altri allenatori che con la gavetta sono arrivati ai vertici del calcio. Lui è un grande allenatore, che ha sempre conseguito risultati importanti, per ultimo la rinascita di Edin Dzeko. Cosa gli ruberei? Forse solo qualche anno di età (ride, ndr). Ognuno ha le sue caratteristiche e una grande passione, che ti porta a metterci una grande applicazione sul lavoro”.
Pensa che gli allenamenti al chiuso possano condizionare l’Udinese domani? “Ci siamo allenati bene. E allenarsi significa anche guardarsi negli occhi e parlare. Gli allenamenti al chiuso non ci condizioneranno, anche perché ieri abbiamo fatto un buon lavoro all’aperto grazie alla buona tenuta del campo 4 del Bruseschi, ma il freddo in questo momento è ovunque. L’unico posto caldo è a casa di fronte al camino”.