l destino vuole che ritrovi Claudio Ranieri, suo allenatore a Firenze. Una bella emozione, come si prepara una partita contro una squadra nuova?
“Innanzitutto dispiace per Di Francesco, purtroppo nel calcio ci sta che paghino gli allenatori. Ritrovo un maestro, un grande allenatore e un grande uomo, che ha segnato la mia storia calcistica e da tecnico. E’ un allenatore preparato, competente e serio. Questo fa si che la Roma inizi questo percorso con un tecnico esperto, che sa tirare fuori il meglio dai suoi calciatori. Per noi sarà difficile, al di là di tutto, sicuramente vorranno dare una risposta. E la Roma resta una grande squadra. Non possiamo pensare che giocatori come El Shaarawy, Pastore e Schick possano essere di poco livello. E’ una squadra forte in ogni reparto, servirà una grande partita sul piano dell’attenzione per 95′. Ranieri darà compattezza ed idee alla sua squadra, anche se in pochi giorni. Servirà una prestazione di livello e di grande personalità.”
Tanti i gol subiti? “Innanzitutto siamo cresciuti molto, concediamo poco, ma ricoridiamoci che siamo in Serie A. Purtroppo in certe certe situazioni basta un niente per vanificare tutto, basti pensare alla gara col Parma. I miei tre difensori sono stati bravissimi, sempre attenti, ma abbiamo concesso troppo sulle palle inattive. Dobbiamo essere più furbi e smaliziati, ci stiamo lavorando. Abbiamo dimostrato che restando in partita possiamo far male ai nostri avversari. È fondamentale alzare la soglia di attenzione, le statistiche dicono che dovevamo prendere 38 gol e invece ne abbiamo subiti 51: dobbiamo crescere alla svelta e contiamo di migliorare questo aspetto da qui alla fine.”
La Roma ha tante assenze, ma Ranieri si è espresso a proposito del senso d’appartenza e dell’orgoglio. “Non sarà certo facile, ne abbiamo discusso con i ragazzi. Un cambio di allenatore dà sempre una scossa emotiva. Dobbiamo fare una grande partita, la Roma ha delle defezioni ma quando si parla di grandi squadre è superfluo. Guardate la Juve, che con una squadra cambiata totalmente ha battuto l’Udinese. Se manca un giocatore ne entra un altro dello stesso livello, hanno 20-22 titolari. Dovremo fare una gara concentrata, attenta di grande personalità. Non puoi andare lì pensando di dedicarti ad una fase sola, bisogna avere massima attenzione ai dettagli.”
Si gioca di lunedì, sapere i risultati delle altre vi metterà pressione? “Il campionato finisce all’ultima giornata, pensiamo a noi stessi e a spingere al massimo fino all’ultima giornata, non cambia nulla pensare agli altri. Dobbiamo insistere dove c’è da migliorare e cercare di commettere qualche errore in meno, perché da questo possono arrivare quei punti in più che avremmo meritato. La squadra ha espresso calcio, ha idee, ha la mentalità giusta: se non hai queste caratteristiche non recuperi le partite come abbiamo fatto noi. Dobbiamo crescere su queste situazioni per aumentare le percentuali di fare risultato. A Roma servirà una gara più attenta del normale.”
Modulo della Roma? “Non so come andranno a giocare, ho delle idee ma con la squadra ne ho già parlato. Rispettiamo molto i nostri avversari sappiamo che ci possono far male in ogni momento. Saranno più attenti anche loro, dovremo fare una gara sopra le righe. Solo così possiamo pensare di portare a casa un risultato positivo.”
Una curiosità: c’è un leader nel vostro spogliatoio? “Il nostro leader deve essere il gruppo. Ci sono giocatori più esperti, come Maietta, Caputi, Brighi, Silvestre, giusto per fare qualche nome. Ma il resto sono giovani alle prime armi in Serie A. In questo campionato bisogna starci con l’attenzione giusta, se si sbaglia un atteggiamento può essere fatale. Questo in B non accade, perché dall’altra parte non c’è la qualità elevata che troviamo in Serie A.”
La Roma conta tante assenze, è l’occasione giusta per smuovere la classifica? “Dirlo sarebbe una mancanza di umiltà e non considerare la realtà. Ce la siamo giocata dappertutto, ma contro le big le possibilità di errore sono minime. Chi giocherà nella Roma ha qualità ed esperienza, parlare di alternative agli assenti è molto penalizzante. Di Francesco ha sempre fatto turnover. Servirà una grande gara da parte nostra, senza abbassare l’attenzione di un secondo.”