BIGLIA
(PREMIUM SPORT) Felice per questa vittoria… “Abbiamo meritato la vittoria. Questo ci ha detto il mister, ci ha fatto capire l’importanza del derby”.
Quarto derby stagionale, Roma alla pari della Lazio? “Non dobbiamo paragonarci con nessuno se vogliamo diventare grandi. Noi siamo in crescita”.
Keita?“È cresciuto molto e oggi ci ha fatto vincere la partita”.
Orsato poteva condizionare la partita? “A inizio secondo tempo ero molto arrabbiato. Se lui ammette il suo errore lo accetto”.
Abbraccio con Totti? “Volevo la sua maglia. Lui è un’icona del calcio e portarmi la sua maglia è un grande regalo”.
Passo verso l’Europa? “Speriamo”.
DE VRIJ(PREMIUM SPORT) Finale infuocato, rigore generoso?
“È un peccato che il pareggio sia atrivato quasi allo scadere del primo tempo. Nel secondo tempo rientriamo come ad inizio partita”.
(SKY SPORT) Avete iniziato bene e potevate anche segnare il 2-0 poi c’è un episodio dubbio nell’area della Roma… “Nel derby succedono sempre queste cose, i dettagli fanno la differenza. Peccato per il pareggio, ma c’è ancora il secondo tempo. L’approccio è l’atteggiamento ha fatto la differenza, abbiamo riconosciuto i nostri limiti negli ultimi tre derby. Abbiamo vinto in Coppa ed in campionato. Il mister? Ci ha caricato facendoci capire l’importanza dei tre punti oggi per l’Europa, peccato per l’assenza di Ciro Immobile che lo voglio sempre in campo. Keita? Sono felice che ha capito i nostri consigli, anche oggi ci ha fatto vincere. Finiamo il campionato e poi parleremo di futuro. Ho chiesto la maglia a Totti, per me che amo questo sport avere la sua maglia è un onore”.
INZAGHI(SKY SPORT)Ha già parlato con Keita?
“Al di là dei singoli, oggi penso sia la vittoria del gruppo. Abbiamo avuto tante difficoltà prima e durante la partita. Con questo spirito sapevo che avremmo potuto fare un’ottima gara. L’abbiamo fatta, abbiamo meritato di vincere. Adesso ci godiamo quest’impresa per un paio di giorni e poi penseremo alla Sampdoria”.
L’ha messa più in difficoltà Orsato o gli schemi offensivi della Roma? “La Roma è una grandissima squadra. Noi dovevamo essere bravi a fare una partita giusta, preparata bene. Orsato? L’errore può capitare, come a me è capitato di sbagliare tanti gol quando giocavo. Può capitare. Insieme a Rizzoli è il migliore in Italia. In quel momento non ho pensato all’errore commesso ma ho pensato di scuotere la mia squadra. C’era anche rigore su Lukaku. Alla fine del primo tempo si era messa male, ma siamo stati bravissimi. Abbiamo vinto strameritatamente”.
Questo trittico con la Roma è l’eccellenza del suo lavoro stagionale? Si sente un top allenatore? “L’anno scorso avevo capito di avere un gruppo che mi seguiva alla lettera. Quest’estate ho sentito tante storie, però sapevo di trovare ragazzi disponibili che mi avrebbero seguito dal primo giorno. Sono orgoglioso di allenare una squadra così”.
Le scelte che fa sia a livello tattico che di giocatori la fanno diventare tra i migliori in Italia. Oggi ha fatto una cosa sorprendente, poi c’è la valorizzazione di molti giocatori. “Io e lo staff cerchiamo sempre di dare il massimo, non bisogna dimenticare che alleniamo un grande gruppo fatto di uomini veri. Sono orgoglioso di allenarli, è un grande orgoglio guidare questo gruppo. Adesso è giusto che i ragazzi siano osannati. Vincere un derby così mi dà grande orgoglio e di continuare per queste partite che ci mancano”.
La scelta di Lukaku? “Penso che un allenatore deve andare anche sulle sensazioni. Lukaku è in un ottimo momento. Quando Immobile ha alzato bandiera bianca ho messo dentro lui, volevo tenermi Felipe Anderson come arma a sorpresa dalla panchina. A quel punto avendo Lulic, un giocatore universale, ho pensato di alzarlo e di tenermi Anderson in panchina”.
Avete fatto 67 punti, siete a -4 dal Napoli. Europa League o conti diversi possiamo farli? “Al di là dei conti, noi dobbiamo fare partita per partita. Adesso abbiamo un ciclo terribile. Siamo partiti benissimo con la Roma, adesso ho dato due giorni liberi ai ragazzi perché se lo meritano. Questi giorni li ho un po’ tartassati”.
Come festeggia questa vittoria? Una dedica? “Penso sia superfluo fare dediche. Al di là del mio staff, la mia famiglia e i miei figli. La dedica è per il gruppo che alleno, senza questo gruppo non avremmo potuto fare questa escalation”.
PAROLO
(LAZIO STYLE CHANNEL) Con Immobile out e il rigore inesistente cosa hai pensato? “Ho pensato che ci toccava fare altri gol per vincere, semplice. Siamo stati bravi, c’è stato questo fallaccio di Wallace che ha costretto al rigore… Siamo stati concentrati e bravi a ripartire, abbiamo meritato la vittoria e ora ce la godiamo. Siamo cresciuti molto dal derby d’andata, speriamo di continuare a crescere”.
C’era tanta voglia di smentire che eravate appagati e sicuri dell’Europa. “L’abbiamo vinta perché avevamo voglia di sacrificarci e correre per non concedergli spazi. L’abbiamo vinta nei contrasti, siamo stati più squadra. L’esultanza della panchina al gol ti dà gioia e voglia di continuare a lavorare insieme e crescere. Spero sia l’inizio di un ciclo tra giovani forti e più esperti, spero davvero che sia l’inizio di un qualcosa”.
Quanto è stato importante preparare il derby con consapevolezza. “La Coppa Italia ci ha detto che potevamo battere la Roma, abbiamo perfezionato alcune cose correggendo degli errori. Una giornata perfetta, dobbiamo subito andare avanti, abbiamo la possibilità di fare il record di punti in campionato e vogliamo farlo”.
Europa ipotecata. “Sicuramente, siamo gli artefici del nostro destino, possiamo fare un’altra domenica da quarti aumentando il vantaggio sulla prima inseguitrice. Ora la Samp, sarebbe bello avere uno stadio pieno”.
Corri tantissimo. “Tra poco faccio il tagliando, mio papà è elettrauto e ogni anno vado da lui, faccio tagliando e bollo”.
LULIC(LAZIO STYLE CHANNEL) Si era messa male con l’infortunio di Immobile e le decisioni di Orsato. Cosa hai pensato?
“Pensavamo di potercela fare, credevamo nelle nostre qualità, siamo andati in vantaggio e abbiamo cominciano bene. Poi il rigore abbiamo visto che non c’era, andando con l’1-0 all’intervallo diventava un’altra partita, ma con il pareggio avevamo ancora più rabbia perché non c’era. Ci siamo seduti, parlati e nel secondo tempo siamo ripartiti più concentrati, affamati e arrabbiati per vincere questo derby”.
Hai fatto praticamente l’attaccante, hai messo sempre in difficoltà Ruediger e gli altri. “Volevamo vincere per forza, quella in Coppa Italia era un’altra partita rispetto ad oggi, siamo tornati in campo perché all’andata abbiamo perso e volevamo vincere per forza per allungare sulle altre per raggiungere il nostro obiettivo dell’Europa League. Era campionato, ma il derby si sente sempre diversamente e ti dà una carica in più”.
Come gestite le f0rze anche psicologicamente? “Ognuno ha il suo modo di preparare queste partite, il derby è un’altra partita. Ognuno si prepara a suo modo, ma penso che siamo um bel gruppo e si vede anche in campo, ci siamo sacrificati l’uno per l’altro e quello che contava era il risultato. Quando si vince è giusto festeggiare, anche noi lo vogliamo quando vinciamo il derby e non è la prima volta e volevamo condividerlo con i nostri tifosi ed è giusto che sia così”.
Stavi per calciare sul terzo gol? “Io sono così, ogni tanto devo essere più egoista perché a volte potevo anche tirare e fare gol ma se un compagno è libero e messo meglio di me gliela passo. L’importante è fare gol e vincere, poi se segno io o un altro non importa. L’importante è stato vincerla e chiuderla”.
Dà più soddisfazione questo derby o quelli di Coppa Italia? “Penso quello di Coppa Italia, quella sconfitta è stata più bella di questa vittoria”.
No Lulic no party: lo slogan dei tifosi. “Oggi ce ne sono tanti di slogan sui social, i tifosi fanno quello che gli viene in mente. Per me è importante vincere il derby, è quello che volevamo noi oggi”.
BASTOS(LAZIO STYLE CHANNEL) Quanto è bello vincere il derby a Roma?
“E’ sempre bello vincere in queste partite che ti caricano di responsabilità. E’ bello lavorare di gruppo, ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicini nei momenti difficili, spero di continuare così”.