“La Roma mi ha sorpreso positivamente in questa stagione perché sta giocando un grande calcio ed è riuscita a trovare anche una certa continuità di risultati. Fonseca è un allenatore di carattere con idee tattiche chiare e i risultati gli stanno dando ragione, trovo ingenerose le critiche nei suoi confronti. Mayoral e Dzeko sono due giocatori molto diversi per caratteristiche: lo spagnolo è stato bravo a farsi trovare pronto nel momento giusto ed ha dimostrato che la Roma può puntare su di lui. Dzeko è un attaccante anomalo perché nonostante le caratteristiche fisiche può e riesce a fare tutto senza dare mai punti di riferimento agli avversari”.
Sull’Udinese… “L’Udinese ha cambiato fisionomia rispetto alle ultime stagioni, Gotti sta facendo un ottimo lavoro. La squadra ha grande fisicità e qualche buona individualità, il gruppo è compatto e sta lavorando molto bene. La partita di domenica sarà pericolosa per i giallorossi, da allenatore punterei su Dzeko dal primo minuto, se la questione è risolta è giusto che il bosniaco ritrovi la titolarità”.
Sei stato vicino alla Roma? “Da giocatore sono stato molto vicino alla Roma in tre occasioni. La prima volta sarei dovuto venire insieme a Spalletti nel 2005 con Di Natale, Iaquinta e Felipe ma il Presidente Pozzo si oppose. Poi, qualche tempo dopo, quando ero al Torino ho avuto contatti con i giallorossi per due volte. Nel 2008 il contratto con la Roma era pronto e avevo già deciso il numero di maglia ma Cairo bloccò tutto all’ultimo perché non mi voleva cedere ad una concorrente in Italia. Sarebbe stato un sogno per me, purtroppo non sono riuscito a realizzarlo”.
FONTE: Centro Suono Sport