Stasera alle 18.45, il mister Paulo Fonseca e Pau Lpez, risponderanno alle domande dei giornalisti nella conferenza pre gara di Borussia Monchengladbach-Roma. Tuttoasroma seguirà l’evento con una diretta facebook seguita da contributi di foto.
FONSECA Che cosa significa per la Roma l’Europa League? “Chi lavora nella Roma deve sempre pensare a vincere. E’ un’altra competizione ma noi giochiamo sempre per vincere. Non è importante la competizione ma è importante vincere la prossima partita. Dobbiamo pensare che domani giocheremo contro una grande squadra e dobbiamo pensare a vincere”.
Dopo l’errore dell’andata si aspetta una grande attenzione dal Direttore di gara? Pensa che per la Roma sia fondamentale domani la partita? “Più per il Borussia. Penso lo sia più per loro. E’ una partita importante per le due squadre. Penso che sia una partita diversa dalla prima, la questione dell’arbitro è passata. Non pensiamoci adesso. Dobbiamo pensare a lottare tutti insieme per vincere domani”.
Cosa significa per la Roma avere Dzeko nell’attacco della squadra? Lei sarebbe disposto a tagliarsi lo stipendio per giocare meno partite? “Si certo posso tagliarmi lo stipendio. Sappiamo che Dzeko è molto importante per noi. Se sta giocando senza la maschera è un segnale che sta bene e che può giocare al 100%. E’ un giocatore molto importante per noi”.
… ancora sul tagliarsi lo stipendio “Sappiamo che Dzeko è molto importante per noi, se sta giocando senza maschera è un segnale che sta bene, che può giocare al cento per cento. E’ un giocatore molto importante per noi. Io sono disposto a tutto, compreso a perdere del denaro per avere migliore spettacolo perché a tutti piace guardare la televisione. Anch’io quando sono a casa mi piace accendere la televisione e vedere una bella partita ma godere anche di uno spettacolo. Al momento questo non succede solo in Italia ma si giocano troppe partite e questo da un punto di vista fisico comporta dei problemi che comportano alle migliori squadre di non avere a disposizione i migliori calciatori. Se non si gioca il campionato domestico si giocano le competizioni europee, se non si giocano quelle europee ci sono delle nuove competizioni che vengono inventate come ad esempio la Coppa delle Nazioni per le squadre in Nazionale. Va pensato tutto questo, va trovato il modo di razionalizzare il calendario ed evitare i problemi che si verificano nella maggior parte dei club europei perché dal punto di vista fisico è impossibile avere i migliori giocatori al 100% per offrire il miglior spettacolo possibile. E’ la mia opinione, se fosse necessario a tal fine ridursi il proprio ingaggio perché no”.
Su Florenzi avrebbe maturato di farlo giocare più in alto. E’ Vero? Ed è pronto per giocare domani? “Si è pronto per giocare domani, ma come sapete io non parlo delle mie conversazioni con i giocatori, ma Florenzi può giocare in diverse posizioni. Vedremo se Florenzi giocherà domani”.
Ci crede al turnover o squadra che vince non si tocca? “Penso che con tante partite, poter cambiare giocatori sarebbe importante, ma in questo momento per noi non è possibile cambiare molto”.
PAU LOPEZ La Roma subisce meno ora, quanti meriti hai? Sei sempre stato abituato a giocare con i piedi o è una cosa nuova per te?
“Siamo una squadra che sta crescendo, nelle prime partite abbiamo subito molto, ma siamo migliorati e questo processo continuerà nei prossimi mesi. Sono arrivati tanti giocatori nuovi, un allenatore nuovo e serve il tempo. La Roma vuole vincere e vuole farlo giocando bene, stiamo lavorando bene e stiamo crescendo ogni partita. È la squadra da seguire”.
Giocavi spesso la palla con i piedi anche al Betis? Ho giocato la palla con i piedi nel Betis, ma non così. Il mister mi ha aiutato molto a crescere e ho imparato molto con i piedi, sono stato fortunato ad andare in nazionale e forse è grazie a lui.
Secondo te le italiane snobbano l’Europa League? Dove può arrivare la Roma? “Ho sempre pensato che le squadre italiane sono molto forti. È una competizione che mi piace molto, è importante per me e per tutta la squadra. Dobbiamo pensare partita dopo partita, non servono obiettivi ora, vediamo alla fine della stagione dove siamo arrivati”.
Chi è il portiere più forte del mondo e quale giochi perché abbia un tipo di gioco simile al tuo? “Non studio nessuno ma mi piace imparare da tutti i portieri perché da tutti posso imparare qualcosa. Il portiere più forte? Difficile parlare di solo uno. Ora due sono più bravi di altri: Oblak e Ter Stegen sono più avanti di altri portieri”.
Il giorno della tua presentazione avevi detto che avresti imparato l’italiano per rispetto dei giocatori, della società e dei tifosi e ci sei riuscito molto bene. Quanto conta il tuo impatto nel calcio italiano imparando subito imparando la nuova lingua? “Non lo so, dipende da ognuno. Io l’ho detto quando sono arrivato che volevo imparare l’italiano velocemente perché è più facile l’integrazione alla squadra e alla città. Con Claudio abbiamo fatto lezioni quasi ogni giorno. Mi ha aiutato molto a imparare velocemente, grazie a lui parlo bene italiano”.
Ti dà più adrenalina un attaccante che ti pressa o dover parare un calcio di rigore? “Non lo so, non me lo sono mai chiesto. Provo ad aiutare la squadra. E’ vero che forse da fuori sembra un po’ rischioso quello che facciamo ma non è tanto come la gente pensa. Dipende molto dai miei compagni che vogliono la palla ma a me piace giocare così, mi diverto di più”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma – R. Moilinari