Alla vigilia della partita di campionato contro il Sassuolo, in programma domani alle 20:45 al Mapei Stadium, l’allenatore della Roma, Paulo Fonseca, risponderà alle domande dei giornalisti nella rituale conferenza pre gara:
Il club ha fatto delle operazioni in entra e in uscita. Cosa pensa del mercato di gennaio? “Come voi sapete, abbiamo acquisito tre calciatori, Ibanez, Villar e Perez, tre giocatori giovani, pensando al futuro della Roma. Dall’altro lato, Florenzi è andato al Valencia in prestito per quattro mesi. Ho sempre detto che non mi piace il mercato di gennaio, non è facile trovare giocatori, ho sempre detto che o abbiamo giocatori pronti, esperti per inserirli, o abbiamo questa prospettiva futura. Penso che questi tre giocatori siano prospettiva per il futuro. Devo dire di Florenzi, so che oggi ci saranno molte domande su di lui. Abbiamo avuto una conversazione serena, molto diretta, devo dire che Florenzi è un grandissimo professionista, ha avuto sempre un grande atteggiamento, abbiamo parlato, il giocatore vuole giocare di più ed è una cosa che non potevo promettergli, è andato per sua volontà. La situazione è molto semplice”.
Il Sassuolo gioca a viso aperto con le big, potrebbe essere un’arma in più per la Roma? “Devo dire che il Sassuolo è la squadra che mi piace di più, mi piace il suo coraggio. Ha qualità offensiva, è una squadra che se lasciata giocare può essere difficile. Spero in una bella partita, ma sarà una partita molto difficile per noi, il Sassuolo ha molte qualità offensive”.
Secondo lei, per la qualificazione Champions, chi farà gol? “Speriamo tutti. La squadra crea sempre molte occasioni. Sono onesto: questa capacità di scegliere l’ultimo passaggio ce l’hanno i giocatori più esperti. Under e Kluivert sono giocatori giovani, con il tempo miglioreranno la capacità di decisione. Devo dire che la squadra crea, ha molte occasioni per fare gol. Lavoriamo molto su questa questione perché va migliorato con il lavoro”.
Per quanto riguarda Florenzi, la società voleva una cessione definitiva. Avete deciso che definitivamente Florenzi non è un giocatore strategico per il futuro o che potrebbe tornare a essere un giocatore fondamentale? “Quello che è successo è questa voglia di Florenzi di giocare di più, c’è l’europeo a fine stagione. Il giocatore ha parlato con me e con la società di questa possibilità e penso che sia stata una buona soluzione per lui. Ma non abbiamo pensato al futuro. È in prestito, dopo vediamo qual è il rendimento del giocatore, anche in nazionale, e dopo vediamo. Non pensiamo molto alla prossima stagione”.
Quale tra i tre nuovi ha trovato più pronto? Qualcuno potrà già giocare domani? “I tre sono nella lista per la partita, non giocheranno dall’inizio ma può succedere che possano giocare durante la partita. Ovviamente non si sono allenati molto con la squadra, possiamo avere questa necessità di farli giocare”.
Sia lei che Petrachi avete detto che Kalinic era incedibile. In queste iltime ore di mercato potrete trovare un vice-Dzeko? “Non è facile trovare un attaccante in questo momento, Kalinic ha 6 mesi di lavoro con noi. Un altro attaccante avrebbe bisogno di tempo. Se cambiamo, sarebbe per un giocatore pronto, ma in questo momento non è facile”.
Il risultato finale del derby è stato condizionato dall’infortunio di Pau Lopez. Ha avuto modo di parlare con lui? “Non ho parlato con Pau, perché è stata una questione tecnica. Marco Savorani ha parlato con Pau su questa questione tecnica. Non ho bisogno di parlare con Pau, Pau è un grande portiere, non ho bisogno di far sentire la mia fiducia per lui, perché sa che sono fiducioso. Per me è una situazione di cui non ho bisogno di parlare”.
Crede che i giocatori più rappresentativi di una squadra debbano essere trattenuti a tutti i costi? “Domanda per la curva (ride, ndr). Penso che i tifosi siano appassionati, se un giocatore ha un passato di orgoglio per i tifosi è normale che succeda quello che è successo con Rizzitelli prima nel derby, è una situazione normalissima. È normale che ai tifosi piacciano i giocatori che sono di Roma, che sono cresciuti a Roma, è normale. Capisco questo. Se loro sono più tristi perché Florenzi ha lasciato la Roma, lo capisco. Non è un problema per me. Penso sia una cosa positiva. Sono sicuro che altri giocatori, in questa squadra, hanno lo stesso sentimento”.
Cetin sta andando via… “No”.
Si sente sicuro? “Sì. Santon sta in un buon momento, Peres sta migliorando tutti i giorni, è un giocatore forte offensivamente, Cetin non è un terzino ma ci fa comodo quando serve difendere, Spinazzola non è un giocatore a cui piace giocare a destra, ma gioca anche a destra”.
La Roma si deve adattare all’avversario o viceversa? Come sviluppa questa idea di calcio? “Abbiamo bisogno di vedere come gioca l’altra squadra, dobbiamo adattarci per non farla giocare, ma non dobbiamo cambiare i principi di squadra”.
Ieri Florenzi è sembrato molto triste, così come i tifosi. È dispiaciuto di non essere riuscito a trovargli un ruolo da protagonista? “Devo dire che ho parlato con Florenzi, ho detto questo. È una persona con la quale sono stato sempre bene, ho avuto un rapporto da capitano, ho una grande ammirazione per l’atteggiamento di Florenzi. Il calcio è questo: oggi è Florenzi, domani è un altro. Il calcio è così, devo pensare alle soluzioni della squadra. Devo dire che desidero il meglio per Florenzi, alla fine quello che è importante non è se ha fatto 10 o 15 partite, è la mia relazione con la persona. E posso dire che con Florenzi non ho avuto nessun problema, nessuno. Ieri ho desiderato di cuore che Florenzi possa essere molto felice”.
Per Perez c’è stata una valutazione che possa soffrire il calcio italiano? “Le caratteristiche di Carles sono caratteristiche adatte al nostro modo di giocare. È più facile capire per lui il gioco che vogliamo, è un giocatore di qualità, tatticamente intelligente, non avremo problemi”.
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FONTE: Redazione Tuttoasroma – R. Molinari