Oggi Davide Zappacosta e Mert Cetin risponderanno alle domande dei giornalisti nella conferenza di presentazione che inizierà alle ore 12.00. Come sempre Tuttoasroma seguirà l’evento in diretta testuale con contributi video:
DE SANCTIS “Benvenuti e scusate il ritardo. Presentiamo due giocatori, il primo è Cetin, è giovane. Ci ha fatto vedere delle cose molto interessanti, mostrate fino ad esso nei campionati di terza e seconda divisione turca. Siamo sicuri possa ripetere la stessa cosa con noi. Zappacosta è un giocatore importante, della nazionale. E’ partito dal basso ed è arrivato alla Nazionale. Speriamo che possa continuare a dimostrarlo nella Roma, benvenuti e buon lavoro“.
Può spiegarci la formula del prestito di Zappacosta? “Prestito di 6 mesi gratuito con un rinnovo automatico di altri sei mesi, se non dovessero verificarsi delle situazioni particolari che riguardano il mercato chiuso del Chelsea”.
Si registra un senso di smarrimento per la perdita di Riccardi… “Oggi non è la giornata adatta per parlare di mercato, a breve risponderà il direttore sportivo Petrachi su questo tipo di curiosità”.
Quali sono le condizioni particolari per il rinnovo di Zappacosta? “Le condizioni derivano da una cautela che il Chelsea ha voluto prendere. Era evidente che noi per acquisirlo dovevamo accettare queste cautele, nulla di significativo. Lui rimarrà un anno e dimostrerà il suo valore, a giugno 2020 si faranno le valutazioni”.
ZAPPACOSTA Petrachi ha detto che ha trocato un giocatore più matura. Cosa ti ha cambiato?
“Il direttore ha ragione, mi sento molto maturato a livello caratteriale e umano. E’ stata un’esperienza che mi ha dato tanto, non è facile giocare fuori dall’Italia, in un campionato quasi all’opposto di quello italiano. Mi ha aiutato tanto perché ho attraversato momenti difficili e sono convinto che mi ha dato tanto”.
A che punto sei con la condizione atletica? Sei pronto per Roma-Genoa?
Mi sento bene, ci siamo allenati ad alta intensità. Al Chelsea anche c’era, quindi a livello fisico mi sento bene. Non giocando da un po’ di tempo devo riprendere il ritmo partita, ma sono convinto che con questi allenamenti non ci vorrà molto per rimettermi in forma e poter giocare il prima possibile”.
Il tuo obiettivo minimo è l’ingresso in Champions League con la Roma? Con quali motivazioni? “Le motivazioni sono state la voglia di ripartire e la Roma è sempre stato un grande club, il motivo è questo. Ho tanta voglia di iniziare ad avere un percorso importante con la Roma, ma dobbiamo pensare partita per partita. La Serie A è un campionato difficile e solamente così possiamo toglierci grandi soddisfazioni”.
Hai parlato con Emerson? Sì, anche con Rudiger. Mi hanno detto che è una piazza unica e che qui mi sarei divertito, perché c’è un gruppo fantastico. Ho subito riscontrato quello che mi hanno detto. Ho avuto la fortuna di vincere l’Europa League con il Chelsea, ma puntiamo a fare il massimo per arrivare in fondo ad ogni competizione ora. Ce la metteremo tutta, ma l’importante è pensare partita dopo partita, senza porsi traguardi alla lunga”.
I consigli di Roberto Mancini hanno avuto un’influenza nella tua scelta? “Non ci ho parlato, penso che un calciatore debba fare le scelte per il meglio della sua carriera ed era impossibile non lasciare l’Italia a quel tempo, sono contento di averlo fatto, così come lo sono di essere tornato qui. Sono tornato con un bagaglio più grande e la Nazionale è certamente un obiettivo”.
La Serie A è tanto distante a livello tecnico dalla Premier League? “Si sta avvicinando molto, c’è differenza dal punto di vista atletico, non tecnico. Con il tempo si avvicinerà sempre di più”.
Fonseca è molto simile a Sarri. Ti può aiutare a capirlo? “Il mister ha idee molto chiare, sono concetti semplici e non è difficile capirlo. E’ importante che ci sia semplicità e l’idea di cosa fare in campo, così è tutto più semplice. Non chiede nulla di particolare, molto semplice e diretto”.
Hai parlato con Florenzi? Avete lo stesso procuratore… “Il mio procuratore ha parlato con Alessandro e lui ha dato una risposta bellissima, l’ho ringraziato subito. Ha detto che era contentissimo ed erano tutti i benvenuti quelli che avrebbero fatto migliorare la rosa. Mi aspettava il giorno dopo a Trigoria. E’ un grande giocatore, una sana concorrenza fa bene al gruppo e sono contento di essere qui. Entrambi possiamo dare tanto a questa maglia e non c’è nessun problema”.
Che messaggio manda il rinnovo di Dzeko? Che spogliatoio hai trovato? “Molto compatto e unito. Dzeko può dare tanto per questa squadra. E’ un gruppo fantastico, molto giovane e compatto. Sono contento di essere entrato a far parte di questo gruppo”.
CETIN Che cosa rappresenta la Roma in questo momento?
“E’ sempre stato un sogno, ho sempre desiderato essere qui. Imparerete a conoscermi e riuscirete a vedere quanto valgo sul campo”.
Che ti ha detto Under della Roma? Quanto può aiutarti nella tua crescita? “Avevo già parlato con lui della Roma prima di arrivare qui. Mi ha detto di quanto fosse grande e importante. Mi può essere d’aiuto finché non riuscirò a parlare l’italiano, è un fratello turco ed è importante. Ci aiuteremo molto a vicenda sia fuori che dentro al campo”.
Cosa ti ha colpito di più delle parole di Fonseca? Pensi di poter competere per un posto da titolare? “E’ un campionato molto impegnativo, forse il più difficile, ma sicuramente uno dei migliori per far crescere un difensore. Fonseca mi ha detto molte cose, ma in particolare mi ha chiesto di avere grinta ed impegno in quello che faccio. Mi sento forte come difensore centrale, mi sento all’altezza per poter competere con gli altri. Avrò bisogno di tempo”.
Puoi descrivere un po’ le tue caratteristiche? Hai detto che ti ispiri a Sergio Ramos… “Sergio Ramos è il mio idolo, ma il mio nome è Mert Cetin. Credo che in un paio d’anni riuscirò a far vedere il mio nome e non solo quello di Ramos. Anche io sono un giocatore duro e aggressivo, riesco anche a far ripartire la difesa. Per me è sicuramente un idolo, ma vorrei che negli annali ci fosse anche il mio nome”.
Puoi dirci un tuo pregio ed un difetto sul quale devi lavorare? “I miei punti di forza sono la velocità e la ripartenza dalla difesa. Ci sono tante cose da migliorare, il campionato italiano è il migliore perché permette ad un calciatore di crescere molto. Lo vedrò durante il campionato su quali punti devo migliorare. Posso dire che di me si dice che ho grandi potenzialità e vorrei cercare di dimostrarle”.
Hai preso in considerazione l’idea di andare in prestito in un’altra squadra per giocare con continuità? “Lo avevo già detto, io ho firmato con la Roma e sono un giocatore della Roma. Non penso a prestiti o altro. Avrò bisogno di un tempo di adattamento, se ci sarà da aspettare lo farò, ma dopo sono sicuro che riuscirò a giocare”.
Quali sono le tue caratteristiche principali? Ci sono molti turchi in Serie A… “E’ sicuramente un momento d’oro per il calcio turco. Ci sono molti giocatori forti che sono in Europa e la cosa aumenterà. La nuova generazione è fatta di giocatori forti e promettenti, a mio parere emergerà anche a livello nazionale”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma – R. Molinari