Mancano pochi giorni all’inizio del campionato, la Roma giocherà domenica 22 agosto all’Olimpico contro la Fiorentina alle 20.45, tre giorni prima la squadra giallorossa debutterà in Conference League contro il Trabzonspor, e già si può fare un bilancio sulla Roma di Mourinho, con l’incognita di nuovi arrivi e nuove partenze.
Chi esaminerà la squadra giallorossa, nelle esclusive della redazione di Tuttoasroma, saranno grandi ex, personaggi storici che hanno seguito la “magggica” dagli spalti, come l’ex Angelo Di Livio che analizzerà in generale la nuova Roma di Mourinho:
Come vede la Roma di Mourinho a pochi giorni dall’inizio del campionato e a due dal debutto in Conference League? “La Roma è stata la squadra che ha più operato nel mercato e forse la cessione di Dzeko, all’ultimo, ha un po’ scombussolato i piani di Mourinho perché so che l’allenatore lo avrebbe voluto nella rosa. Però sono arrivati Shomurodov e Abraham, che sono due giovani, due prospetti molto interessanti. E’ una squadra, secondo me, che può far bene ma si dovrà amalgamare bene, da come la vedo io, manca un centrocampista che la società, a questo proposito, dovrà acquistare per accontentare Mourinho”.
Lei conosce bene l’ambiente romano e romanista; è l’uomo giusto, l’allenatore perfetto Mourinho per riportare entusiasmo? “Io credo che, a questa squadra, è sempre mancato un po’ il carattere perché tecnicamente è stato sempre un ottimo gruppo. Mourinho porta molto carattere, perché le sue squadre lo hanno sempre avuto, ,combattono, lottano e lo abbiamo visto nelle amichevoli; anzi, un po’ eccessivo, perché ci sono state molte espulsioni. Una via di mezzo però va bene. Mourinho può essere l’uomo giusto. Chiaro che dovrà lavorare con tranquillità, arriveranno anche le sconfitte, ma non ci dovranno essere polemiche. Questo per me è un progetto che è a lungo termine”.
Si può avvicinare come personalità a Capello? “Si, sono due prospetti di allenatori che comunque giocano sulla concentrazione, sulla tattica, soprattutto sulla squadra messa bene in campo; si, si può fare il paragone”.
Come giudica la nuova proprietà, i Friedkin, che hanno deciso di percorrere la strada della bassa comunicazione; è uno stile Juventus, squadra in cui tu hai giocato… “Incredibile (ride, ndr), però non proprio così perché i dirigenti della Juventus parlano mentre i Friedkin non hanno mai fatto e questa cosa mi ha sempre un po’ incuriosito. E’ un modo di fare loro e non posso dire se li ripagherà o meno, lo vedremo più avanti. Un modo di fare completamente diverso da tutti i Presidenti che hanno gestito la Roma. Io vedo che Commisso parla molto mentre loro tengono un basso profilo, sono in silenzio, lavorano molto a Trigoria, dove sono sempre presenti quindi per me va bene così”.
Rivedere i tifosi allo stadio è qualcosa di bello… “E’ una cosa importante, bellissima. Poi conosciamo il tifoso romanista, molto caloroso… è il numero uno. Anche perché le partite senza tifosi non hanno senso anche per i giocatori”.
Come finirà in classifica la Roma? “Credo che prima ci sia un gruppo formato da Juventus, Inter, Atalanta e Napoli, poi c’è la Roma”.
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FONTE: Esclusiva Redazione Tuttoasroma – Roberto Molinari