Mancano 10 giorni all’inizio al campionato, la Roma giocherà domenica 22 agosto all’Olimpico contro la Fiorentina alle 20.45, tre giorni prima la squadra giallorossa debutterà in Conference League contro il Trabzonspor, e già si può fare un bilancio sulla Roma di Mourinho, con l’incognita di nuovi arrivi e nuove partenze.
Chi esaminerà la squadra giallorossa, nelle esclusive della redazione di Tuttoasroma, saranno grandi ex, personaggi storici che hanno seguito la “magggica” dagli spalti, ma anche chi ha segnato il primo gol a Cagliari nella prima giornata del campionato tricolore del 1982-1983, come l’ex Alberto Faccini che analizzerà in generale, da procuratore come lo è, la nuova Roma di Mourinho:
Come vede la Roma? “E’ una squadra che a oggi non puoi fare delle considerazioni perché a mio avviso mancano dei tasselli fondamentali, però è una squadra che sta prendendo la propria fisionomia e soprattutto la mentalità e le caratteristiche dell’allenatore. Adesso con l’arrivo dio questo nuovo attaccante, che a me piace moltissimo, sicuramente la squadra si completerà insieme a questo centrocampista che deve arrivare, per riportare la Roma a certi livelli”.
A proposito di Abraham, cosa l’ha convinto nel venire a Roma poiché era molto scettico nel trasferirsi? “Non è una questione di soldi; è un ragazzo conosciuto in quella realtà li, con club importantissimi, ti metti nelle condizioni di fare le tue valutazioni. Roma è la Roma per noi, ma al di fuori non è vista con i nostri occhi quindi magari può creare qualche dubbio anche perché si son fatti avanti club prestigiosi come Arsenal e Tottenham. Nello stesso tempo penso che un forte contributo sia stato il continuo pressing di Mourinho avendo visto il ragazzo all’opera in questi anni in Inghilterra garantendo a lui quella continuità di crescita che si era fermata un po’ l’anno scorso perché alla fine non è mai stato titolare lo scorso campionato. Secondo me la crescita nella Roma come punto di riferimento ha contribuito alla sua scelta, alla soddisfazione dell’ingaggio e tutto quello che ne segue ”.
Chi ci ha guadagnato l’Inter con Dzeko o la Roma con Abraham? “Logico che sono due realtà diverse; Dzeko, tra virgolette, finalmente è finita questa telenovella perché ogni anno si parla dell’andare via, poi invece è rimasto e penso che poi il tifoso vada rispettato e apprezzato. Quindi è un bene che sia andato via e arriva un ragazzo giovane, meno esperto certamente, però era quello che serviva alla Roma. Prendere un ragazzo, un centravanti che sia quello che ti accompagni nel futuro dei prossimi anni. Potrebbe essere il profilo giusto”.
Che caratteristiche ha Abraham? “Un ragazzo che cerca molto la profondità, in area si fa trovare spesso e volentieri, bravo tecnicamente, gioca per la squadra; veramente un centravanti completo. Ripeto, per me è stato un ottimo acquisto anche perché alla fine è stato anche pagato molto”.
Il prezzo è giusto? “Gli attaccanti importanti, veri, bisogna pagarli. Non so se è un attaccante importante e vero perché è ancora giovane, ma se la Roma ha deciso di tirar fuori questi soldi vuol dire che ha dato il giusto significato al valore. Consideriamo anche che, a ridosso della chiusura del mercato, per gli attaccanti importanti poi il costo lieviti. Tutto sommato diciamo che è giusto”.
Il mercato della Roma fino a ora, con i precedenti acquisti di Rui Patricio, Vina e Shomurodov, come lo valuta? “Buoni acquisti, buoni profili ma non quelli che ci si aspettava. E’ anche logico che, buoni giocatori dati in mano a Mourinho, aumentano dal punto di vista dello spessore”.
Tiago Pinto? “E’ un ragazzo che è venuto con tanto entusiasmo, sta lavorando bene. Poi chiaramente SONO tutti sotto esame, quindi i giudizi a fine campionato, sui giocatori che ha portato, saranno buoni o meno. E’ facile acquistare i giocatori ma in questi momenti i manager cercano di trovare la soluzione giusta”.
I Friedkin… “E’ una proprietà che è arrivata con tanto entusiasmo e tanta riservatezza. Stanno operando e per quanto ho capito il loro motto è di fare e di comunicare poco; una scelta, è una strategia che come i manager, a fine anno saranno valutati e sarà poi il popolo a decidere su quanto fatto”.
Dove colloca la Roma alla fine campionato? “A oggi il valore aggiunto è Mourinho ed è logico sperare, chiaro non la posizione dell’anno scorso (ride, ndr), però sicuramente serve quel tempo che è necessario e mi auguro, naturalmente, nelle prime quattro”.
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FONTE: Esclusiva Redazione Tuttoasroma – Roberto Molinari