Un’opera d’arte con un messaggio educativo per la sostenibilità Creato dalla talentuosa Lady Be, l’opera d’arte è composta da oggetti riciclati, comprese scarpe e vestiti indossati dai giocatori dell’AS Roma. Raccolta fondi per materiale didattico sostenibile per le scuole di Roma.
Descrizione
L’opera è stata realizzata da Lady Be, artista molto sensibile alla sostenibilità e alla finalità educativa dell’arte.
L’opera è stata realizzata durante il prepartita di Roma-Real Betis del 6/10/2022, nell’area hospitality dello Stadio Olimpico di Roma.
L’opera realizzata per l’AS Roma è un mosaico autoportante del logo ufficiale del Club.
Il mosaico è composto interamente da oggetti riciclati tra cui piccoli gadget, giocattoli, cappucci, penne, bottoni, involucri per il trucco, cavi elettrici e tubi utilizzati nelle costruzioni. I materiali vengono generalmente raccolti presso scuole e mercatini delle pulci o direttamente da attività di pulizia individuali o collettive, in particolare sulle spiagge italiane.
Articoli riciclati forniti direttamente dall’AS Roma come gadget promozionali, bracciali, scarpe e indumenti utilizzati dai giocatori (ed in particolare gagliardetti e loghi ricamati o stampati su di essi), pezzi di palloni bucati.
Le opere di Lady Be mirano a far riflettere sul riciclo degli oggetti di uso quotidiano, che, se non smaltiti correttamente, possono inquinare l’ambiente con enormi ripercussioni sull’ambiente.
Tutti i materiali utilizzati nell’opera sono inalterati, cioè utilizzati nel loro colore originale e mantenendo la loro forma il più intatta possibile, in modo da essere riconoscibili nell’opera finale, essendo coerenti con il soggetto rappresentato. Il messaggio in questo modo è ancora più forte e impattante verso lo spettatore, che riconosce gli oggetti ed è chiamato a riflettere consapevolmente sul gesto di abbandono, rifiuto e recupero. Tutti gli oggetti trovano così una seconda vita nell’opera d’arte, acquisendo un nuovo e importante valore.
FONTE: Twitter MatchWornShirt
ROMA-LECCE Le pagelle (di Roberto Molinari)
