Nella seconda e punultima giornata del “Thinking Football Summit Awards”, è stato premiato l’allenatore della Roma, Josè Mourinho, un premio alla carriera coronata di tanti successi e di tanti titoli:
“Quando sono arrivato ho pensato a Rosa Mota (l’evento si svolge nel padiglione Rosa Mota, ex maratoneta e mezzofondista portoghese, ndr). È stata Rosa a farmi emozionare quando sono arrivato qui, la mia generazione le deve molto. È un onore essere a casa sua. Ringrazio il presidente Pedro Proença che, credo, la prima volta che mi ha visto mi ha mandato via (ride, ndr) e l’ultima volta che mi ha visto è stata in occasione di Chelsea-PSG”, queste le parole del mister portoghese.
“Il tempo passa, la considerazione cresce e sa che può contare su di me nel suo lavoro per alzare il livello del campionato portoghese. Con Paulinho e Jorginho, e non ridete, perché mi chiamano Zezinho, è un onore essere qui. Se posso rompere il protocollo, salite qui con me (chiama Mendes e Futre sul palco, ndr). Siamo grandi amici, abbiamo fatto un percorso già lungo e continuerà. Non sono un esperto di cerimonie come questa… Quella storia dello Special One nella prima conferenza in Inghilterra va un po’ nella direzione di quello che era e di quello che è. Ero stato campione d’Europa due giorni prima con una squadra portoghese (Porto nel 2003/2004, ndr) con 9 giocatori portoghesi. È qualcosa che se accadesse in qualsiasi altro paese sarebbe gigantesco e io, due giorni dopo una finale di Champions, in conferenza mi trovo di fronte ai dubbi se potevo fare bene o male. Oggi non ha più importanza, qualcuno ha aperto la strada a quel livello. Se ho potuto contribuire a spianare la strada per raggiungere oggi i campionati più importanti d’Europa, se possiamo raggiungerli non avendo ottenuto niente o avendo ottenuto poco, sono felice. Ora sono anche onesto, non l’ho fatto pensando a nessuno ma l’ho fatto pensando a me stesso», ha continuato lo “Special One”
“Ho conosciuto Paulinho quando era il grande Futre e io ero un giovane allenatore, assistente, disposto a lavorare 24 ore su 24 ore al giorno per arrivare dove pensavo di poter arrivare. Il giorno in cui l’ho incontrato ho capito che, oltre al giocatore che era, aveva un cuore ancora più grande. Jorge è un compagno di viaggio, non c’è bisogno di dire che agente è. Nel calcio c’è molta soggettività, ma ci sono anche cose oggettive e le cose oggettive sono ciò che ha fatto per il calcio portoghese, per i club portoghesi, per i giocatori portoghesi e per il suo conto in banca”, ha concluso Mourinho.
NATIONAL PRIDE 🇵🇹
Paulo Futre, Jorge Mendes and José Mourinho received the TFS Awards, where the Portuguese Talent stood the highest 🏆👏#ThinkingFootballSummit #PauloFutre #JorgeMendes #JoseMourinho pic.twitter.com/iLj1R1wjdo
— Thinking Football Summit (@TF_Summit) November 19, 2022
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FONTE: Roma TV
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