Troppo pochi 90 minuti dopo il via, per tirare le somme, ma abbastanza per capire che la via è quella giusta. Bryan Cristante, seconda stagione in giallorosso, non è preoccupato, neppure dopo la mancata vittoria contro il Genoa. Dalle sue parole trapela la consapevolezza e la serenità di chi lavora in un gruppo unito che ha un solo intento, mettere in pratica quello che mister Fonseca chiede loro.
Partiamo da lì, Roma-Genoa: risultato a parte, quali sono stati i fattori positivi e negativi della gara? “Essendo la prima di campionato abbiamo fatto vedere un bel gioco, siamo riusciti ad andare a segno tre volte, sicuramente c’è tanto da migliorare. Le partite di precampionato non sono mai la stessa cosa e quando arrivano le gare che contano diventa sempre più difficile ed è un’altra storia. Abbiamo fatto una buona partita, dobbiamo ancora crescere e migliorare tanto, però siamo sulla strada giusta”.
Il gol di Dzeko è nato da un suo assist, evidenza di una grande intesa fra voi. Quanto è stato importante il rinnovo del numero 9? “Importantissimo, sappiamo tutti che Edin è un campione, il giocatore migliore che si può avere in attacco. Siamo tutti contentissimi del suo rinnovo. Domenica l’ha fatto vedere, se mai ci fosse stato bisogno di avere una ulteriore conferma. Abbiamo visto ancora una volta cosa sa fare, speriamo solo che continui a fare gol così”.
Sensazioni sul ruolo e sul lavoro che le chiede Fonseca in campo? “Il mister gioca a due. Ho spesso giocato in due a centrocampo e mi trovo bene. Mi piace la tipologia di gioco del mister. Il suo è un gioco orientato all’attacco, vuole sempre avere la palla e abbiamo la possibilità di esprimerci al meglio e di fare un bel gioco”.
Cosa vi ha detto il mister a fine gara? “Dopo la partita non ha parlato molto, rivedremo la partita in questi giorni e ci spiegherà meglio gli aspetti che dobbiamo migliorare”.
Secondo lei cosa e quanto manca a raggiungere l’idea di gioco di Paulo Fonseca? “Sicuramente le amichevoli che abbiamo giocato prima dell’inizio del campionato, anche se sono state buone prestazioni, sono state una storia a parte. Poi quando inizia il campionato con dei punti in ballo diventa sempre più difficile, l’avversario ci mette sempre qualcosa in più. È stata la prima, una buona partita con tanto da migliorare ma siamo sulla strada giusta. C’è ancora tanto tempo e un po’ alla volta stiamo assimilando bene i concetti che vuole il mister”.
Lei personalmente quanto sente di essere cresciuto in questa fase di preparazione? “Credo di essere cresciuto in consapevolezza. Quando arrivi in una squadra come la Roma ci vuole un primo periodo di ambientamento, ci serve un po’ di tempo per capire il grande club dove sei arrivato. Bisogna raggiungere un po’ di tranquillità…
Quest’anno sono partito con consapevolezza e serenità, mi aiuterà a fare ancora meglio rispetto all’anno scorso”.
È un centrocampo di grande qualità e sembra essere completo per caratteristiche, in attesa anche dell’inserimento dei nuovi acquisti Veretout e Diawara. Che ne pensa? “Siamo quattro ottimi giocatori, ce la giochiamo tutti. Possiamo scendere in campo, ci sono tante partite, siamo impegnati in tre competizioni, quindi ci sarà posto per tutti. Il mister deciderà chi dovrà giocare, però avremo tutti la possibilità di farci vedere e dimostrare il nostro valore. Diawara e Veretout sono due ottimi giocatori, li conoscevo anche prima. Sono arrivati qui con la testa giusta e si stanno allenando alla grande. Jordan ha recuperato dall’infortunio e sono certo che entrambi ci daranno una grossa mano”.
Dall’esterno, la sensazione che si respira è quella di un gruppo molto unito. È così? “Sì stiamo lavorando bene in campo, ma soprattutto stiamo bene insieme fuori dal campo. Per un gruppo, una squadra, penso sia uno degli ingredienti più importanti. Questa è l’atmosfera giusta per lavorare bene, crescere e per fare un bel campionato. Semplicemente dobbiamo continuare a lavorare con questa armonia di gruppo e concentrarci solo a fare quello che il mister ci chiede”.
Un pareggio all’esordio, che però lascia l’amaro in bocca. Domenica per il riscatto c’è subito il derby… “Tutti sappiamo cosa voglia dire derby qui a Roma. La stracittadina arriva ad inizio campionato, un momento in cui loro forse sono un po’ più avanti avendo mantenuto concetti e effettivi dell’anno scorso. Noi siamo in fase di lavoro però vogliamo fare una gran partita, e far vedere che siamo lì e vogliamo giocarci il campionato fino in fondo”.
Contro un avversario che è partito subito forte all’esordio vincendo a Marassi contro la Sampdoria, cosa dovrà mettere in campo la Roma? “Dobbiamo mettere in campo tutto, è l’unico modo per vincere le partite contro squadre forti. Abbiamo dimostrato che siamo pericolosi, possiamo fare gol in qualsiasi momento. Dobbiamo semplicemente stare concentrati tutti i novanta minuti e farci valere”.
Cosa si aspetta Cristante nel secondo anno da romanista? “Vorrei fosse una stagione con tante vittorie: è la cosa più importante sia per un singolo, sia per la squadra. Quando riesci a vincere, riuscendo magari a portare a casa qualche trofeo, poi cambia completamente la stagione e anche le prestazioni individuali”.
Obiettivi che non cambiano dopo una sola partita… “Assolutamente no. Sapevamo che l’inizio sarebbe stato difficile, come sempre negli anni in cui si cambia tanto. Abbiamo la consapevolezza di essere un’ottima squadra, un bel gruppo e stiamo lavorando bene, quindi la nostra idea rimane la stessa, continuare su questa strada per toglierci delle soddisfazioni”.
FONTE: AS Roma Match Program – F. Viola