Di Francesco
oggi risponderà alle domande dei giornalisti nella conferenza pre gara di Roma-Milan. Tuttoasroma, come di consueto, seguirà la stessa in diretta testuale e video:
Come si riparte da una sconfitta per 7 a 1? “Mettendo in campo una prestazione di alto livello, non solo fisica, ma anche mentale, che è fondamentale”.
Il Milan sta facendo bene. Che avversario ci aspettiamo? “Tre partite fa poteva stare in difficoltà come noi, in una settimana cambia tutto: giudizi e opinioni. Hanno fatto prestazioni ottime in coppa, non sarà una partita facile. E’ una squadra organizzata e stanno in un buon momento”.
Le condizioni fisiche di De Rossi come sono ora? “Mi auguro che possa dare una prestazione dal punto di vista della presenza, di essere un po’ il mister nella partita. I veri dubbi sono realmente come starà in partita perché non ha mai giocato. E’ un punto interrogativo, ma si è allenato con costanza ed ha dato risposte positive. Riesce a fare tutto senza avere dolore. E’ una base importante da cui ripartire2.
Siamo delusi dal nervosismo, il rosso, la lite… “E’ stata la parte più brutta di una sconfitta dolorosa. Edin ha chiesto scusa pubblicamente a tutta la squadra, ha esperienza. Siamo uomini, ha avuto un atteggiamento sbagliato e non deve succedere. In una partita sei sotto, in dieci, l’intelligenza sta nel non prendere più gol. Abbiamo compromesso la gara anche per alcuni atteggiamenti. La fortuna è che dopo un fallimento ci si può rifare e far capire che è stato solamente un caso”.
C’è qualcosa ad aggrapparsi in questo fine stagione? “Non è guarita, non malata. Le risposte precedenti erano di crescita, ma cadevamo nella continuità e nella gestione delle gare. Sì, è stata agonizzante, ma non si deve morire, ci si può salvare. C’è grande depressione, ma nella vita e nel calcio esiste, la forza sta nel ribaltarla. Noi ora dobbiamo solamente subire, essere incudine e poi rispondere essendo martello”.
Un ano fa col squadra era un blocco uniti, lo sente ancora? “Dobbiamo migliorare, ma c’è la voglia ed il desiderio di potersi rifare. Lo riporto anche nella vita comune. Mi sento un po’ un papà che non ha dato consigli giusti, ma in altri casi ci sono riuscito. Dobbiamo ritrovare l’unità di intenti e nelle difficoltà non dobbiamo disunirci. Siccome ci siamo ricaduti col Chievo, col Bologna, a Cagliari, a Bergamo ed a Firenze. Ci siamo sempre un po’ ricaduti e bisogna rifletterci per non farlo accadere più”.
Che valutazione ha fatto dopo Firenze e se c’è una colpa che si addebita… “Più che trovare le colpe io devo trovare le soluzioni, voi potete scrivere e giudicare, in maniera corretta o sbagliata, ma io devo trovare soluzioni. Dobbiamo essere uniti, sinceri nella comunicazione generale. Quando si comunica serve lealtà tra le parti, nello spogliatoio è la cosa più importante. Serve unità d’intenti e dobbiamo dimostrarlo sul campo per far cambiare i giudizi. Siamo noi i responsabili e dobbiamo rimediare al momento difficile”.
Che condizione si trova Under? “Sta facendo delle cure, non è pronto. Non sono molto interessato, ho altri pensieri. Sorrido che oggi mi è arrivata una lettera che Dzeko non deve giocare, domani su perché gioca El Shaarawy o Kolarov. Abbiamo bisogno di tutti, chi più e chi meno. Ognuno vicino all’altro deve nascondere i difetti del compagno vicino. E’ un discorso generale con cui voglio far capire”.
Quale è la circostanza ultima che lei si potrebbe dimettere? “E’ una domanda che mi avete fatto dopo Bologna, dopo Plzen e dopo questa. E’ un po’ scontata, ma sono i risultati e le prestazioni che determinano questo. O parlate con i giocatori e cercate di capire se siamo uniti, sennò sono chiacchiere che lasciano il tempo che trovano. E’ giusto che lo facciate se parlate 24h al giorno di calcio. Le chiacchiere stanno a zero2.