Al termine del match contro il Feyenoord nella finale di Tirana, dove la Roma si è aggiudicata la Coppa di Conference, Josè Mourinho ha rilasciato alcune dichiarazioni:
SKY Le lacrime? “Mi passano tante cose per la testa”.
Si aspettava questo coinvolgimento emotivo che si è aggrappato a lei? “Sono qui da 11 mesi e si capisce tutto dove sono arrivato”.
I tifosi? “Come ho detto ai ragazzi nello spogliatoio a Torino, abbiamo fatto quello che dovevamo fare, qualificarci per l’Europa League. Oggi non era lavoro, oggi era da fare la storia e noi abbiamo scritto la storia”.
Oggi è storia, diventerà immortale con questo titolo? “La Conference League è una competizione che abbiamo avuto la sensazione di vincere dall’inizio, poi le partite sono diventate sempre più impegnative, c’era squadre forti come Marsiglia e Feyenoord. Puntavamo a questa coppa, poi in campionato potevamo avere qualche punto in più, ci abbiamo puntato tanto e ci siamo qualificati per l’Europa League. Io rimango e non c’è dubbio, anche se arrivano delle voci io non voglio qualcosa, voglio restare a Roma. I Friedkin sono onesti e fantastici, questa storia è fatta per proseguire, dobbiamo continuare con questo progetto e definire la direzione della prossima stagione”.
Vi siete abbracciati con i Friedkin, sono loro che l’hanno portata a Roma? “Tutti i trofei europei sono importanti, solo io e Trapattoni abbiamo vinto trofei Europei in coppe diverse, mi sento un po’ vecchio. Ho fatto 2003, 2015 o 2016, ora 2022. Ora vado in vacanza sulla mia spiaggia e mi godo tutto questo”.
Cos’ha di diverso questa vittoria? “La cosa molto bella della mia carriera è che, al di là del trofeo europeo con il Manchester United, vincere con Porto, con Inter e con Roma è molto molto speciale. Una cosa è vincere quando tutti se lo aspettano, un’altra è farlo con squadre che ti rendono immortale, questo ti fa sentire speciale. Certo che penso a me, ma penso anche alla gente romanista che fa la sua festa oggi. Spero che possano fare festa, sono veramente felice per i ragazzi nostri, ma per la famiglia romanista”.
Il messaggio ai tifosi? “Io mi sento romanista, però è un modo anche di lavorare, io sono portista, interista, sono chelsista, sono pazzo del Real Madrid, ora sono romanista. Sono di tutte quelle squadre che con me fanno famiglia e cercano un obiettivo, siamo insieme in questi momenti. Con tutto il rispetto per tutti i club dove ho lavorato e di cui sono ancora innamorato, sono romanista al 100% la gente è incredibile”.
FONTE: Sky Sport