Torniamo a Wembley, il sogno continua. La finale è nostra, conquistata ai rigori, con un’altra impresa, una gara di grande sofferenza, di cuore. Per Spinazzola, che ha sofferto più di tutti da casa dopo l’operazione, per tutti gli italiani. Da una mancata qualificazione ai Mondiali a una finale europea: è stata una cavalcata magica, pazzesca. Trentatré gare senza sconfitte per Mancini, l’ultima risale al 10 settembre 2018.
Adesso ci giochiamo la finale di Euro 2020. Anche Luis Enrique si inchina. La Spagna ha fatto la sua partita, la migliore di questo europeo: a tratti ha giocato anche meglio, ha creato più occasioni da gol ma alla fine ha perso.
Decisivo Morata, nel bene e nel male. Escluso a sorpresa dai titolari, è entrato e ha portato la Spagna ai supplementari con il gol del pareggio. Poi ha sbagliato il rigore decisivo. L’Italia invece è stata cinica, spietata e fredda anche dal dischetto, nonostante i tentativi di distrazione di Unai Simon. Ha sbagliato solo Locatelli, il primo: e di solito chi sbaglia per primo, alla fine vince. Così è stato. Adesso sognare è lecito. Domenica in finale ci sarà la vincente tra Inghilterra e Danimarca.
FONTE: Il Corriere dello Sport