Colpo di fortuna o giocata da campione? Il gol realizzato ieri da Patrik Schick da quarantacinque metri e mezzo (che è valso il 2-0 definitivo dopo il primo, anche questo molto bello, segnato sempre dall’ex-romanista di testa) divide i tifosi. C’è chi sottolinea la bravura del ceco e chi prova a sminuirne la giocata appellandosi alla dea bendata. La verità è che l’attaccante del Bayern Leverkusen sta crescendo col passare delle stagioni ed ora regala prestazioni che a Roma non si sono mai viste.
Probabilmente, quando Schick è arrivato nella capitale, si è portato dietro il peso delle grandissime aspettative. La società giallorossa lo aveva acquistato per 45 milioni di euro (in lire circa 90 miliardi, 18 in più dei 72 pagati per prendere Batistuta) e questo aveva «autorizzato» i tifosi a pretendere. Ma il ragazzo di Praga aveva solo diciannove anni e a quell’età dovrebbe essere consentito sbagliare. Invece, giù critiche. Meritate? Forse. Feroci? Sicuro. Con la perla «alla Maradona» incastonata ieri nella porta della Scozia (la rete dalla distanza maggiore realizzata in un campionato europeo), Schick si è ripreso la scena ed è tornato sotto i riflettori.
Il futuro adesso dipende da lui. Delude la Spagna, che all’esordio nella competizione non va oltre lo 0-0 contro la Svezia. Nel primo tempo sono gli uomini del commissario tecnico Luis Enrique a comandare il gioco, ma l’occasionissima capita sui piedi dello svedese Isak, che poco prima del riposo entra in era di rigore e calcia, la provvidenziale deviazione di Marcos Llorente fa terminare il pallone sul palo.
Nella ripresa, al 61’, Isak (ancora lui) semina il panico nell’area spagnola e poi serve Berg che da pochi passi non trova la porta. Nel finale la Spagna ci prova con più convinzione, ma al 90′ Olsen fa il miracolo su Moreno e porta casa il clean sheet. Nell’altra partita di giornata, successo della Slovacchia 2-1 sulla Polonia. Si mette subito male per la squadra di Paulo Sosa che va sotto al 18’ per un’autogol di Szczesny, sfortunato a deviare con la schiena il pallone nella propria porta dopo che questo era finito contro il palo sul tiro di Mak. Ad inizio ripresa Linetty pareggia, ma al 69’ ci pensa l’interista Skriniar a regalare il successo ai suoi.
FONTE: Il Tempo – M. Vitelli