José Mourinho dice spesso che i dati di Rick Karsdorp sono “impressionanti”. Ed è chiaro che i suoi anni sbrilluccicano quando nei bilanci di fine ano legge che l’olandese è sceso in campo 55 volte nel 2021, ha rubato 100 palloni in questo campionato, ha consumato su e giù la fascia per 10 km di media a partita e ha corso meglio (per intensità e ritmo) di qualsiasi altro compagno. Nell’unico ruolo dove non esiste una vera alternativa, il portoghese ha trovato un colosso insostituibile, raccogliendo i frutti del lavoro di Fonseca e puntellando con abilità le caratteristiche del terzino.
I tifosi con memoria storica ricorderanno le 15 presenze nelle prime due annate a Roma, condizionate dalla rottura del legamento crociato e da vari problemi muscolari. Un ricordo destinato però a rimanere nel cassetto. Perché l’ex Feyenoord, dopo essere tornato in patria per un prestito, oggi ha davvero l’argento vivo addosso (a Schoonhovem, località dov’è nato, ne producono in quantità) e si posiziona ufficialmente al primo posto tra i romanisti più presenti nell’anno solare. Rick ha gli stessi gettoni di Cristante; il quale, contando pure la Nazionale ha chiuso il 2021 con 68 partite sulle gambe. Un’enormità. E Bryan si è pure fermato per il Covid. Ma con la lupa sul petto il biondo ha saputo fare meglio: 4390 minuti sul prato verde contro i 4037 dell’ex Atalanta.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota