L’anno che sta arrivando tra 315 giorni passerà, noi ci stiamo preparando e c’è una bella novità: stavolta dovremmo essere tutti d’accordo a coltivare l’altissima arte della pazienza. Questo è l’(ennesimo) anno zero, un altro vero tentativo di aprire un ciclo nuovo, diverso, di sicuro promettente. Insomma, se abbiamo preso Gasperini ora lasciamo lavorare Gasperini, ma pure Ranieri e Massara. Qualsiasi cosa accada nelle prossime settimane bisognerà evitare interferenze, dall’alto e dal basso (e pure dal mezzo): la Roma è in mani solide e capienti. Fidiamoci, senza isterismi più o meno social. (…)
Ecco perché oggi ci sentiamo di affermare che più di ogni breaking news di mercato, più di ogni here we go, più di ogni eventuale nota del club, ci sentiamo di chiedere alla società di marciare dritta e unita nella stessa direzione. Chi sceglie Gasperini non deve pensare di aver preso l’allenatore che dopo un mese di lavoro sia in grado di portare la Roma al livello ammirato da Friedkin nella finale di Europa League del 2024, quella a cui la Roma di De Rossi, allo stremo delle forze, non riuscì ad arrivare. (…)
La stagione sarà lunga, ma lo stadio sarà pieno in tutte le partite in cui la Roma giocherà all’Olimpico. L’anno che sta arrivando parte oggi e finisce tra 315 giorni, quando andrà in scena l’ultima giornata di campionato (Verona-Roma). Pochi giorni prima, a Istanbul, ci sarà stata la finale di Europa League. Non sappiamo come staremo in quei giorni, se disillusi spettatori di altrui prodezze o appassionati protagonisti di giorni fantastici. Ma sappiamo una cosa: tutto dipenderà dalla pazienza con cui il lavoro di Gasperini sarà accompagnato. Da oggi. Buon anno!
FONTE: Il Romanista – D. Lo Monaco











