Nessuna sorpresa positiva. La Roma perde il suo miglior centrocampista nel momento in cui le servirebbe di più. La risonanza magnetica effettuata ieri conferma che Mkhitaryan in Inghilterra ha rimediato una lesione al flessore della coscia destra e dovrà fermarsi per circa venti giorni. Calendario alla mano, significa che Mourinho non potrà contare sull’armeno per almeno quattro partite, tutte cruciali: il Bologna oggi, la semifinale di ritorno di Conference League giovedì col Leicester, la trasferta di lunedì 9 maggio in casa della Fiorentina e l’ultima gara interna di campionato sabato 14 contro il Venezia.
Miki può puntare a recuperare per la partita a Torino con i granata di Juric, la cui data dipenderà dall’esito della sfida di coppa: essendo la finale a Tirana in programma mercoledì 25 maggio, è probabile che la Lega anticipi Torino-Roma a sabato 21 qualora i giallorossi si qualificassero. Ed è proprio l’appuntamento in Albania, al momento solo teorico, quello cerchiato in rosso nell’agenda di Mkhitaryan.
Nella rabbia per l’infortunio, c’è infatti una buona notizia: il fantasista sarebbe in grado di giocare l’eventuale finale. Una tegola inattesa ma che fa parte del gioco, in una stagione dove gli infortuni muscolari sono crollati rispetto al passato. Quello di Miki è infatti solo il quindicesimo stop, contro i 35 accumulati l’anno scorso con Fonseca e i 39 del 2018/19 con Di Francesco. Un dato che assume maggiore importanza ricordando che oggi la Roma giocherà la gara numero 50 in stagione.
FONTE: Il Tempo – A. Austini
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