Il mercato della Roma si è chiuso senza il botto finale. Fino a gennaio José Mourinho dovrà contare sui giocatori con cui ha affrontato le prime quattro gare ufficiali della stagione. Il tecnico giallorosso ha ribadito in più occasioni come la rosa a disposizione rischi di essere corta sul lungo periodo – ci sono tre competizioni da affrontare – ma ha anche riconosciuto gli sforzi economici dei Friedkin che, in un calciomercato caratterizzato dall’assenza di liquidità, hanno speso più di 97 milioni di euro per puntellare la squadra con gli acquisti di Rui Patricio, Vina, Shomurodov e Abraham.
La ciliegina sulla torta sarebbe stato il centrocampista di sostanza che lo Special One ha invocato fin dal suo arrivo ma la situazione degli esuberi ha però reso impossibile la missione di Tiago Pinto, che lunedì era riuscito a convincere Pastore a rescindere. Ieri il general manager ha piazzato Olsen allo Sheffield United in prestito con diritto di riscatto più alcuni bonus legati alle presenze dello svedese (la Roma pagherà parte dell’ingaggio), ma non è riuscito a smuovere Nzonzi, Fazio e Santon. Inizialmente il terzino sembrava propenso a trasferirsi in una nuova squadra ma ieri ha rifiutato prima un club di Serie A e poi il Fulham, disposto ad offrirgli un ingaggio di poco inferiore a quello percepito nella Capitale. L’atteggiamento del giocatore ha inevitabilmente indispettito la Roma che continuerà a cercare una squadra interessata nei paesi in cui il mercato è ancora aperto (occhio soprattutto alla Turchia), ma per ora il reintegro in prima squadra è da escludere.
Situazione analoga per Nzonzi che – dopo aver rifiutato qualsiasi soluzione possibile – per lasciare Trigoria chiede una buonuscita da circa un milione e mezzo o un club disposto a garantirgli uno stipendio uguale a quello della Roma. Il rapporto con Fazio invece è ai ferri corti, con l’argentino che si è rivolto ai suoi legali per chiedere il reintegro in prima squadra: quella dell’argentino sembra essere una questione di principio e, se lo strappo non dovesse ricucirsi, difficilmente accetterà di cambiare aria prima della scadenza del contratto. Al Fulvio Bernardini è rimasto anche Riccardi che sembrava vicino al Teramo.
Anche Villar e Diawara hanno tenuto il punto, convinti di potersi giocare le proprie chance con Mourinho. Per convincere il tecnico ci sarà tempo almeno fino a gennaio, quando Pinto proverà a tornare sul mercato per completare il lavoro svolto negli ultimi tre mesi: oltre ad un centrocampista all’appello manca anche un terzino destro di sicura affidabilità che possa rappresentare un’alternativa a Karsdorp. Reynolds è ancora lontano dal completare il processo d’adattamento alla Serie A e non è escluso che, nella prossima sessione, l’americano possa essere mandato a fare esperienza in prestito. Nel frattempo i Friedkin continuano a mettere mano al portafoglio: ad agosto i proprietari hanno versato 60 milioni di euro per supportare le esigenze di working capital del gruppo. Dal momento dell’acquisto del club, escluso il prezzo pagato a Pallotta, l’investimento sale a 248,3 milioni di euro.
FONTE: Il Tempo – E. Zotti