(…) Al portoghese il compito di far rialzare la squadra, che è stata sì sfortunata nelle prime due uscite, ma che ha altresì evidenziato lacune gravi sia a livello di squadra sia a livello di singoli. Che il portoghese possa riuscirci è fuor di dubbio: del resto, non è ribattezzato “Special One” per caso, e già nelle due stagioni scorse alla guida dei giallorossi ha saputo uscire – assieme ai suoi uomini – dai momenti di difficoltà, quando i risultati scarseggiavano.
Dopo un avvio spumeggiante sulla panchina giallorossa, Mou si trova a dover affrontare un periodo di appannamento tra la metà di ottobre e la metà di novembre 2021, durante il quale arriva una sola vittoria su sette partite, con quattro ko, tra cui quello pesantissimo contro il Bodø/Glimt. (…)
Il 3 novembre a Venezia il tecnico cambia modulo, abbandonando il 4-2-3-1 e passando alla difesa a 3. Nonostante la sconfitta (favorita da clamorosi errori arbitrali), la squadra nelle gare seguenti appare più solida e ottiene infatti tre vittorie di fila oltre al primo posto nel girone di Conference.
Il 2022 comincia con una doppia sconfitta, il 6 gennaio contro il Milan e il 9 contro la Juve; con i bianconeri il ko ha dell’inverosimile, in 7’ si va dal 3-1 al 3-4. Dopo la gara Mourinho parla di «collasso mentale» e aggiunge: «Molti giocatori soffrono questo livello di pressione e di responsabilità, ma io non mi fermo. È dura perché qualche personalità è difficile da cambiare: però devono essere loro a venire nella mia direzione non sono io che devo andare verso di loro sotto il profilo psicologico. Dobbiamo uscire dalla comfort zone del sesto-settimo posto». (…)
Dopo un buon avvio di stagione, la Roma 2.0 di Mou viene travolta 4-0 a Udine e due settimane più tardi perde in casa anche con l’Atalanta prima della sosta. Su Trigoria si addensano le consuete (e frettolose) nubi di una presunta crisi, ma alla ripresa il 1° ottobre 2022 Dybala e compagni sbancano San Siro battendo 2-1 l’Inter. (…) Le difficoltà però si ripresentano a cavallo tra febbraio e marzo scorsi, con le sconfitte contro Cremonese (due volte, in Coppa Italia e in campionato), Lazio e Sassuolo. Dopo il secondo ko con i grigiorossi, in una partita caratterizzata dalla lite fra Mourinho e il quarto ufficiale Serra, il tecnico dice: «Non mi è piaciuta la leggerezza con la quale abbiamo affrontato il primo tempo».
(…) Il riscatto arriva comunque dall’Europa League, su cui la banda di Mou si focalizza da lì in avanti: nel ritorno dei quarti col Feyenoord, quando i giochi sembrano fatti in virtù dell’1-1 olandese all’80’, il guizzo di Dybala all’89’ dà nuova linfa ai giallorossa, che ai supplementari danno prova di orgoglio, cinismo, cuore e grinta, vincendo 4-1 e accedendo alle semifinali. Da lì, in avanti, inevitabilmente, le fatiche europee hanno condizionato il cammino in campionato. (…)
D’ora in avanti si gioca in media ogni tre giorni, perciò l’imperativo è uscire da questa crisi di inizio campionato: Mourinho sa come si fa, e su di lui fa affidamento tutto l’ambiente, oltre che la squadra. (…)
È lui la guida: personalità, sapienza tattica e palmarès hanno ampiamente dimostrato che lui è l’uomo giusto. Non a caso è lo “Special One”.
FONTE: Il Romanista – L. Latini
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