Oggi la Roma dispone di uno dei centravanti più forti e completi del campionato ed è a lui che chiede, come sostiene Mourinho, l’apporto decisivo per la crescita globale. Nel nuovo anno Abraham ha segnato 4 gol in 4 partite. Ma se andiamo a ritroso, scopriamo che soltanto Lewandowski è stato più prolifico da novembre in poi al netto dei calci di rigore.
Ma il suo percorso di stabilizzazione all’interno della squadra sembra promettere nuove storie interessanti: con 17 reti stagionali, Abraham ha già eguagliato Borja Mayoral che al primo anno nella Roma aveva raggiunto quelle cifre.
A questo punto, tra campionato e coppe, non è azzardato immaginare che possa stabilire il record storico di un esordiente nel club: il primato risale addirittura sl 1928/29, l’ultima edizione della Serie A senza girone unico, e appartiene a Rodolfo Volk, ricordato come uno dei più bravi cecchini di sempre. Volk ne segnò 24 nel campionato che allora si chiamava Divisione Nazionale.
Abraham ha già segnato più di altri fenomeni del settore: Dzeko, Balbo, Voeller, lo stesso Pruzzo. Ed è a -4 dai due centravanti dell’ultimo scudetto, Montella e Batistuta, che alla prima stagione nella Roma raggiunsero quota 21.
Interpellato sul tema, Tammy non si scompone in pieno stile british: “È per questo che sono acquistato. Devo fare gol e assist per aiutare la squadra. Spero di continuare così“. Anche considerando il solo campionato, Abraham ha toccato la doppia cifra: 10 reti, risultato per niente banale. E molto migliorabile, con 15 giornate da giocare.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida