Se sia una rinascita definitiva, magari nel momento chiave della stagione, forse lo può sapere solo José Mourinho che li vede tutti i giorni. Ma che Tammy Abraham e Roger Ibañez, contro il Bayer Leverkusen, abbiano ritrovato fiducia è indubbio. La loro non è stata una stagione semplice perché semplici non sono stati i momenti bui che hanno attraversato: il brasiliano nei derby e contro l’Inter ha messo in mostra vecchi e nuovi difetti di concentrazione che spesso, in passato, riusciva a coprire con un’ottima velocità, mentre l’inglese non è mai riuscito ad essere quel cecchino che la scorsa stagione era imprescindibile per la Roma.
La partita contro i tedeschi, però, ha restituito a Mourinho e ai tifosi, ma anche ai compagni, due calciatori presenti a se stessi: Ibañez è stato quasi sempre un muro in- valicabile, con Mancini e Cristante, Abraham è stato decisivo nel gol di Bove e anche in tante piccole e grandi azioni che sono state preziosissime per il risultato finale. Basta questo a dimenticare le prestazioni degli ultimi mesi? No, ma in questa fase dove tutti sono chiamati a dare qualcosa in più le due colonne della squadra sono tornate ad essere portanti.
L’attaccante inglese non sa cosa succederà a fine stagione, i dubbi sono tanti e non tutti legati al futuro di Mourinho. Il Chelsea potrebbe riportarlo a Londra per 80 milioni, cifra che è ampiamente fuori mercato in questo momento, mentre la Roma potrebbe venderlo, ma ragionando sugli oltre 40 milioni spesi due anni fa sa che non può cederlo a cifre troppo basse. Abraham, dal canto suo, è diviso tra la volontà di tornare in Premier da protagonista e la voglia di non lasciare Roma, città che ama e dove è nato il figlio, dopo una stagione non certo indimenticabile. La partita di giovedì, e l’eventuale finale di Budapest, possono però cambiare tutto.
Stesso discorso per quanto riguarda Ibañez: ha una clausola da 80 milioni, anche questa fuori mercato, e fino a qualche tempo fa sembrava l’indiziato numero uno alla cessione per fare cassa. Ma, ad ora, con i paletti così stretti del FairPlay finanziario, sembra difficile che la Roma possa privarsene così facilmente. Ha vissuto mesi non facili, Ibañez, perché gli errori nell’ultimo derby lo hanno mandato in crisi e la crescita di Llorente lo aveva relegato in panchina più spesso del solito. Mourinho, però, di lui si è sempre fidato, non fosse altro perché su di lui ha sempre investito e quindi, adesso, si aspetta prestazioni e cattiveria. Magari può prendere spunto proprio da Abraham: contro il Bayer Tammy ha partecipato a 25 duelli, andando spesso a cercare l’uno contro uno. Senza paura, con fiducia: è così che Mourinho vuole la Roma.
FONTE: Il Corriere dello Sport – C. Zucchelli