Doveva essere la sua partita. E così è stato. Il gol in pieno recupero che regala alla Roma un pareggio insperato fino a metà del secondo tempo. Tammy Abraham si è ripreso la Roma e lo ha fatto alla sua maniera. Segnando un gol pesante, come spesso aveva abituato i tifosi della Roma la scorsa stagione. Quinto gol stagionale, quarto in Serie A. A distanza di due mesi dall’ultima volta. Era il 9 novembre contro il Sassuolo. Da lì in poi era partito il lungo letargo dell’attaccante inglese, tra errori sotto porta ed una inesorabile perdita di fiducia. Lo aveva ammesso anche lui, sempre troppo dipendente dall’entusiasmo mai trovato in questa stagione.
Il Mondiale perso e le pesanti accuse di Mourinho avevano portato il suo umore sotto i tacchi. Troppo brutto per essere vero, troppo diverso dall’Abraham visto la scorsa stagione. A San Siro è ritornato il gol, come aveva già fatto lo scorso anno sempre con i rossoneri. Il pane per un attaccante. Una scelta di Mourinho.
Una vittoria del portoghese, che dopo l’esclusione con il Bologna ha puntato su di lui a San Siro. E il “suo” Tammy lo ha ripagato con un gol. Un gol dei suoi, da attaccante d’area. Pronto ad approfittare dell’errore di Tatarusanu e finalmente freddo sotto porta. L’ennesimo in un grande palcoscenico, dopo il pareggio allo Juventus Stadium e la vittoria contro l’Inter. Per continuare la rincorsa al posto Champions, distante solo tre punti.
FONTE: La Repubblica – M. Juric
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