Due i nomi che spiccano a rappresentare due realtà ben distinte, che giovedì sera saranno contrapposte per strappare la finale di Conference League: da una parte Jamie Vardy, che scenderà in campo per il Leicester. Dall’altra Tammy Abraham, che difenderà i colori giallorossi.
La città inglese ha circa gli abitanti di un quartiere di Roma, e non fosse per l’impresa targata Ranieri in pochi la vedrebbero così come la vedono oggi. Come fatturato però, giallorossi e foxes sono vicini: poco più di 250 milioni gli inglesi, non molto sotto i 200 milioni i giallorossi.
E poi ci sono Abraham e Vardy, che vogliono il mondiale in Qatar con la propria Inghilterra e che si metteranno in mostra proprio nella sfida europea. Ottimista il numero 9 di Mourinho, che in un’intervista ha identificato nel portoghese una vera e propria figura paterna e che si dice fiducioso del fatto che la Roma, se in giornata, possa battere chiunque. E poi le parole al miele per quella che dalla scorsa estate è la sua nuova tifoseria.
Vardy è invece la stella del Leicester, ma a 35 anni iniziano a vedersi alcune ruggini: in questa stagione è stato fermo spesso per problemi alla coscia e al ginocchio, che gli hanno fatto saltare 21 partite. Dall’ultimo stop è rientrato sabato, giocando una manciata di anonimi minuti contro l’Aston Villa.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini
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