Per uno cresciuto a pane e Chelsea, non dev’essere facile convivere con il fardello della sconfitta. Tammy Abraham non è abituato a perdere e ripudia il concetto stesso di resa. Sprona i compagni e si arrabbia con sé stesso quando le cose non vanno bene, come ha dimostrato uscendo domenica sera (dopo aver giocato una grande partita) con quel calcio al cartellone pubblicitario denso di rabbia agonistica.
Tammy, al contrario, è abituato a vincere: ha iniziato nelle giovanili blues, poi ha continuato ad alzare coppe in prima squadra. E la sua faccia ringhiosa sa tanto di chiamata alle armi per l’ambiente giallorosso. A soli 5 mesi dal suo arrivo nella Capitale, Abraham ha deciso di caricarsi la squadra sulle spalle. Il 2022, poi, non poteva iniziare meglio di così: rete al Milan fuori casa e bis, pochi giorni dopo, alla Juventus nel giardino di casa: un “uno-due” alle strisciate degno dei bomber d’alto rango.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota