La convenienza ad investire 40 milioni su un centravanti come Tammy Abraham è che nei momenti chiave della stagione lui piazza il colpo da campione. Il gesto tecnico che fa esplodere uno stadio intero in un urlo liberatorio, la schiacciata di testa che porta la Roma a Tirana in finale di Conference League. Un traguardo che da queste parti non si viveva da 31 anni e che Tammy da Londra ha reso possibile.
Non solo, ha corso, faticato e caricato tutto lo stadio fino all’ultimo istante. A 10 minuti dalla fine era stremato, ha provato a chiedere il cambio, ma Mourinho gli ha fatto segno di restare in campo. Poi lo sostituisce all’88’ con Shomurodov.
La scorsa estate ha avuto il coraggio di lasciare casa per un’avventura al buio. Anche grazie a José Mourinho che lo ha convinto a dire addio al Chelsea, un club che lo aveva allevato e cresciuto, ma che con l’arrivo di Tuchel lo ha messo all’angolo facendogli vivere dalla tribuna di Champions League. A distanza di un anno Tammy sarà protagonista di un’altra finale, perché a Roma è la star e non più il giovane dell’accademy.
FONTE: Il Messaggero
https://tuttoasroma.it/ultime-notizie-as-roma/partite/pagelle-as-roma/roma-leicester-le-pagelle-di-roberto-molinari/