E’ venuto. Ha visto. Ha deciso di investire nella Roma. Ed ora ha raggiunto un accordo con Pallotta per diventarne l’azionista di maggioranza. Da ieri Dan Friedkin è virtualmente il nuovo proprietario giallorosso ad oltre due mesi di distanza dal momento in cui ha dato mandato ai propri advisor di seguire con attenzione e di approfondire il dossier di vendita preparato da Goldman Sachs.
Il magnate texano ha raggiunto un’intesa – la notizia era nell’aria già da prima di Natale – con James Pallotta in merito alla valutazione dell’intero pacchetto giallorosso. La base su cui il presidente bostoniano e il tycoon di Houston si sono virtualmente stretti la mano è una valutazione di 550 milioni, a cui vanno sommati i 272,1 milioni dell’indebitamento finanziario netto (cifra al 30 settembre dell’anno corrente) e i massimo 150 milioni dell’aumento di capitale, già approvato dall’assemblea degli azionisti e da completare entro il 31 dicembre 2020.
Al momento di andare in stampa non era stato ancora pubblicata la nota richiesta dalla Consob alla dirigenza della Roma, che è una società quotata in Borsa: il comunicato del club è atteso al massimo per questa mattina prima dell’apertura delle contrattazioni, che già negli scorsi giorni avevano fatto schizzare il titolo fino a 0,657 euro per azione sulla scia delle notizie sul possibile avvicendamento della proprietà.
Nella comunicazione al mercato si confermerà che AS Roma Spv Llc – ovvero la società costituita in Delaware da Pallotta e soci e messa a capo di tutte le aziende che orbitano nel mondo giallorosso, compreso il club – ha trovato con la controparte un accordo sulla valutazione economica di Neep e delle sue controllate e verrà precisato che ad ora non è stato formalizzato e sottoscritto alcun tipo di accordo: in caso di perfezionamento degli accordi, che comunque saranno soggetti al buon esito della due diligence e al fatto che tutte le negoziazioni delle clausole contrattuali saranno reciprocamente accettate da entrambe le parti, Spv Llc farà poi una comunicazione al mercato.
Non saranno esplicitate cifre, né sarà specificato se nell’accordo è previsto un trasferimento integrale di Neep al nuovo veicolo che Friedkin costituirà appositamente per l’operazione-Roma negli Usa o se Pallotta resterà con una quota di minoranza. Da ricordare che Spv Llc ha il possesso diretto del 3,293% di AS Roma Spa, e per tramite della partecipata al 100%, la Neep Roma Holding Spa, possiede l’83,284% del totale delle azioni del club.
A sua volta Neep, holding italiana, ha tra le altre il 100% di Brand Management, di AS Roma Real Estate e soprattutto di Stadio TdV SpA, la società deputata alla progettazione, finanziamento, costruzione e gestione del progetto riguardante lo Stadio della Roma. L’auspicio dei legali coinvolti è quello di formalizzare il tutto già entro la metà di gennaio, accelerando tutte le pratiche grazie al fatto che l’operazione avverrà direttamente negli Stati Uniti dove i passaggi burocratici di trattative del genere sono più veloci e snelli.
Con l’acquisto del controllo della Roma Friedkin sarà costretto a lanciare un’Opa, necessaria secondo i regolamenti Consob: l’Offerta Pubblica di Acquisto avrebbe un importo di poco inferiore ai venti milioni. Il texano si era presentato, insieme al figlio Ryan, a Roma a novembre e ora si attende un suo imminente ritorno in Italia.
L’accelerazione della trattativa è arrivata anche grazie alla “success fee”, un bonus che spetta alle banche coinvolte come advisor se tutto si fosse concluso entro Capodanno. Sarà una fine del 2019 con i botti.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora