Da risorsa della Roma per far quadrare il bilancio a giocatore insostituibile. La strana estate di Nicolò Zaniolo volge al termine, in pochi mesi, dal gol di Tirana all’ammissione di giovedì di Mourinho, sono cambiate tante cose.
La Roma non può fare a meno di lui e per uscire dalla mini crisi di settembre (due sconfitte in cinque giorni, sei gol subiti, contro avversari come Udinese e Ludogorets), l’allenatore spera di riavere il prima possibile l’attaccante, tanto da valutare in queste ore la possibilità di convocarlo per la partita di lunedì a Empoli o al massimo per quella di giovedì contro l’Helsinki. Intanto lo porterà in panchina, pur calcolando il rischio che può essere corso con una spalla lussata meno di quattro settimane fa.
In attesa del suo imminente ritorno in campo adesso si apre un’altra partita, quella del rinnovo del contratto. Tiago Pinto sa che per come si sono messe le cose il prolungamento è l’epilogo naturale di questa storia. Aver aspettato quasi un anno ha fatto salire le richieste di Nicolò e del suo entourage, che ritengono di dover ancorare il nuovo ingaggio alla valutazione di mercato che era stata fatta su Zaniolo: 50 milioni.
Nel frattempo l’attaccante è stato tra i migliori prima dell’infortunio alla spalla e ha dimostrato il suo attaccamento ai colori giallorossi in campo e fuori, compresa l’ospitata al concerto di Venditti e De Gregori per cantare “Grazie Roma”. Mourinho non vede l’ora che ritorni, mentre Tiago Pinto invia segnali a Claudio Vigorelli, il suo agente, per cominciare a discutere il contratto. Che avrà durata fino al 2027, con un ingaggio che partirà dai quattro milioni in su, bonus compresi.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo