Da una coppa all’altra, dal Portogallo alla Repubblica Ceca, sembra di nuovo arrivato il turno di Alisson Becker. La staffetta, col brasiliano portiere di coppa e Szczesny in campionato, in teoria dovrebbe essere certa, in pratica la certezza si avrà soltanto domani, o stasera in conferenza stampa se Spalletti deciderà di sbilanciarsi, ma la strada ormai sembra spianata. D’altronde, le prestazioni non eccezionali dell’ex Arsenal fanno sì che il cambio in porta sia meno traumatico del previsto, anche perché Spalletti ha apprezzato molto il comportamento di Alisson sia a Trigoria che in Brasile.
MATURO D’altronde si sa, è cosa nota e vecchia come è vecchio il mondo del calcio, quando i giocatori vanno in nazionale si tolgono sassolini, per non dire macigni, dalle scarpe. Alisson invece, dal ritiro del Brasile, pur avendo giocato soltanto l’andata del preliminare contro il Porto, non ha detto una parola fuori posto: «In questo momento non sto giocando, ma mi alleno per essere in forma quando ci sarà bisogno». Spalletti ha letto e gradito. Anche a Trigoria il brasiliano, che deve ancora compiere 24 anni (il 2 ottobre) è impeccabile: non è amico di Szczesny, come ovvio, ma ottimo collega sì, sempre disponibile e pronto ad allenarsi senza fiatare. Una maturità che piace a dirigenti e compagni, merito di una vita familiare regolare (ieri era con la moglie in un noto ristorante dell’Eur e ha pubblicato su Instagram i video del romantico pranzo) e di chi sa che il futuro, comunque, sarà suo.
DUBBI Il presente, invece, va conquistato. Szczesny, per ora, in campionato non si tocca, anche se è arrivato anche per lui il momento di mettere da parte alcune incertezze. Per riprendersi il posto è tornato in fretta, nonostante il problema alla coscia che si portava dietro da giugno, e la sensazione è che fisicamente non sia ancora sicurissimo. Spalletti non ha intenzione di bocciarlo, ma certo sa che dietro c’è un Alisson che spinge come un forsennato per avere un’occasione. Domani già la prima, quasi un mese dopo la prima e ultima volta (17 agosto).
TURNOVER Davanti una difesa inedita, con Fazio centrale stasera parlerà lui in conferenza stampa e probabilmente Manolas, per il resto sulle fasce, con Emerson squalificato e Vermaelen da valutare, dovrebbero giocare Peres a destra e Juan Jesus a sinistra, con Florenzi spostato eventualmente più avanti. D’altronde, con la partita di giovedì, il rientro venerdì, la rifinitura sabato e una nuova partita domenica al Franchi contro la Fiorentina, Spalletti sarà costretto a ragionare in base a stato fisico e mentale. Ecco perché Alisson, allora, può diventare un alleato prezioso. In una squadra che ha un disperato bisogno di entusiasmo, come dimostrano le parole di ieri di Nainggolan, il portiere brasiliano, con la sua voglia di dimostrare, può essere utile. Se poi, oltre alle parate che ogni giorno mette in mostra a Trigoria, riuscirà anche a giocare bene con i piedi come chiede l’allenatore, potrà dire la sua non soltanto il giovedì.