Tornati a casa i nazionali, tutti integri ad eccezione di Daniele De Rossi, la Roma ricomincia a lavorare in vista della gara contro la Sampdoria, che domenica aprirà la serie di 7 partite in 21 giorni tra campionato ed Europa League. E se in ogni reparto Spalletti dovrà dare fondo a tutta la rosa disponibile, c’è grande curiosità per come il tecnico gestirà la rivalità tra i due numeri 1 che ha a disposizione: Szczesny ed Alisson. Entrambi sono stati impegnati in Nazionale nelle qualificazioni mondiali: l’ex Arsenal è rimasto in panchina nel pareggio 2-2 della Polonia contro il Kazakistan, il brasiliano ha giocato titolare nella doppia vittoria della Seleçao contro Ecuador e Colombia.
Dal punto di vista psicologico, insomma, Alisson si presenterà oggi pomeriggio a Trigoria alla ripresa degli allenamenti parecchio carico, ma in vista della gara con la Sampdoria il favorito sembra ancora Szczesny, nonostante le prestazioni poco brillanti nella gara di ritorno col Porto e a Cagliari. Spalletti ha più volte spiegato che il calcio è cambiato e che oggi servono due titolari anche per il ruolo di portiere, ma l’incertezza e la competizione finora non hanno dato i risultati sperati, togliendo anzi certezze ad entrambi.
Sono molti gli esempi di squadre importanti – il Real Madrid di Ancelotti o il Barcellona vincitori della Champions League – che hanno schierato un portiere in campionato e uno nelle coppe: una soluzione che potrebbe accontentare e tranquillizzare entrambi. Con la Sampdoria le prime risposte. Ad assistere alla gara contro i blucerchiati all’Olimpico il presidente James Pallotta: al suo fianco il nuovo a.d. Umberto Gandini – tra le sue cariche c’è quella di vice presidente dell’Eca (European Club Association) – che ieri dopo 23 anni ha dato ufficialmente le dimissioni dal Milan. Gandini, che ha scelto di vivere a palazzo Borghese, in pieno centro storico, sarà operativo all’inizio della prossima settimana, subito dopo l’ufficializzazione del suo arrivo a Trigoria da parte di Pallotta.